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Free Software, Software Open Source e altri software...

La differenza fondamentale tra i due movimenti sta nei loro valori, nel loro modo di guardare il mondo. Per il movimento Open Source, il fatto che il software debba essere Open Source o meno, è un problema pratico, non un problema etico.

L'Open Source è una metodologia di sviluppo; il Software Libero è un movimento di carattere sociale. Per il movimento Open Source, il software non libero è una soluzione non ottimale. Per il movimento del Software Libero, il software non libero è un problema sociale e il software libero è la soluzione.

Seppur in disaccordo sui principi di base, sono in armonia sugli aspetti pratici. Non si deve assolutamente intendere i due movimenti in antitesi tra loro, non sono nemici, sarebbe un grossolano errore. Infatti, lavorano assieme su molti progetti specifici.

Il nemico è il software proprietario.

Il software proprietario è tale in quanto “detiene i diritti di autore”, cioè è colui che possiede il copyright. E' protetto dalla segretezza del codice sorgente, dunque il suo utilizzo nega di fatto la ridistribuzione o la modifica, a meno che non venga richiesto un permesso. Attenzione alla confusione che può nascere comparando il proprietario al software commerciale : non sono la stessa cosa.

Il software commerciale è tale nel momento in cui è venduto per il mero profitto; esistendo sul software modificato e distribuito la facoltà di essere venduto, e questo è uno dei punti cardine, allora anche il software libero può essere definito software commerciale.

La maggior parte del software commerciale è proprietario, ma c'è software libero commerciale, e c'è software non commerciale non libero.

Elenchiamo, di seguito, alcune definizioni di software libero:

software di dominio pubblico: è software senza copyright. Di per sé è libero solo che, non avendo un copyright, non ha nemmeno una licenza e chiunque può farne quello che vuole, anche appropriarsi dei diritti. Questo implica che alcune copie, o varianti di questo software possono non essere più libere.

software protetto da copyleft: vuole rappresentare il copyright di colui che difende il proprio diritto di autore e vuole difendere la libertà della sua opera, imponendo che questa e le sue derivazioni restino libere. Una licenza di tal tipo impedisce che chi ridistribuisce il software (originale o modificato che sia), possa aggiungere delle ulteriori restrizioni. Il classico esempio di licenza di questo tipo è la licenza pubblica GNU-GPL.

software GPL: la licenza GNU-GPL è l'esempio più importante di licenza che protegge il software libero con il copyleft. Quando si parla di software GPL si intende fare riferimento a software protetto con la licenza pubblica GNU-GPL.

Esistono anche dei software denominati software non-liberi.

Il software non-libero lo è tutte le volte in cui non sono soddisfatti i requisiti necessari per poterlo essere.

Anche ora elenchiamo alcune definizioni per questo tipo di software:

software semilibero: è software non libero, ma esso è distribuito, sempre con permesso, solo per i privati che hanno la possibilità di usarlo, copiarlo, distribuirlo e modificarlo senza scopo di lucro.

software freeware: viene inteso generalmente come software gratuito, del quale non viene reso disponibile il codice sorgente. Può essere ridistribuito, ma non modificato.

software shareware: con il termine shareware si fa riferimento a software proprietario che può essere ridistribuito, ma all'utente viene richiesto espressamente di pagare la licenza d'uso se dovesse continuare ad usarne una copia dopo il periodo di prova.