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le WCAG 1.0 e le disabilità visive

Vediamo la proposta delle WCAG 1.0 del WAI-W3C per  ridimensionare il problema dell'accessibilità al Web delle persone non vedenti in fase di sviluppo di un sito:


  • Predisporre sia equivalenti testuali sia non testuali a seconda del contenuto da trasmettere e a seconda della presenza o meno di informazioni grafiche e audio.
    Un particolare tipo di equivalente testuale è la trascrizione testuale collazionata, che combina le didascalie con gli equivalenti testuali di informazioni video (descrizione delle azioni, linguaggio corporeo, grafica, e cambiamenti di scena nella traccia video): questo tipo di equivalenti rendono inoltre l'informazione reperibile ai motori di ricerca.
  • I fogli di stile associati al testo evitano le immagini di testo, non utilizzabili con i sintetizzatori vocali.
  • Contrassegnare il linguaggio naturale e i suoi cambiamenti e  sciogliere acronimi e abbreviazioni: se i cambiamenti di lingua e le abbreviazioni non vengono identificati, possono risultare indecifrabili per la lettura da parte dei dispositivi di sintesi vocale e di quelli braille.
  • Creare tabelle che si trasformino in maniera elegante  evitando di usarle per l'impaginazione.
  • Assicurarsi che  l'uso di  pagine prodotte con tecnologie nuove sia possibile anche con le vecchie tecnologie.
  • Ricordarsi che gli attuali lettori di schermo usati dalle persone non vedenti  non possono leggere contenuto in movimento.
  • Consentire alla persona non vedente  di navigare tramite tastiera o comando vocale.
  • Usare soluzioni durevoli: molti interpreti hanno dei limiti, anche se destinati ad essere risolti.
  • Evitare i formati che non sono del W3C: rendono la navigazione impossibile oppure rendono le tecnologie assistive inutilizzabili.
  • Raggruppare elementi simili e fornire chiare informazioni sulle relazioni esistenti fra loro.
  • Introdurre strumenti di orientamento per persone non vedenti  nel sito.
  • Adoperare un linguaggio semplice e chiaro.