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Approfondimento

Risorse relative a Scilab



Oltre ad un indirizzo di email dedicato a dubbi e
suggerimenti sul programma, Scilab@inria.fr, esiste un
newsgroup dedicato all'ambiente: comp.soft-sys.math.scilab

Una serie di siti dedicati all'applicazione di Scilab a specifici settori
completano il quadro.


Trattamento di dati neurofisiologici con Scilab: http://www.neurotraces.com/scilab/


 


Compatibilità fra Scilab e Matlab



Per quanto riguarda la compatibilità con MATLAB,
interessante è la disponibilità di tool di
conversione del codice che facilitano la migrazione
di software dal programma commerciale a quello freeware.

Fra queste possiamo citare innanzitutto mfile2sci,
che prende in ingresso il codice sorgente di una funzione Matlab
e restituisce in uscita la corrispondente funzione Scilab.
Purtroppo le cose non sono così semplici. Innanzitutto il Matlab
di cui si parla è quello della versione 4, come del resto accade
con il "clone" di Matlab, O-Matrix. Poi gli sviluppatori di Scilab ammettono
che la funzione mfile2sci è ancora in versione beta e sono
ancora numerose le limitazioni sulle funzioni traducibili.

Per ovviare parzialmente a queste difficoltà,
la funzione mfile2sci prevede fra i parametri anche la possibilità di innescare una
interattività con l'utente durante la traduzione, in particolare
per la gestione di tipi di dati non direttamente traducibili
fra i due ambienti.

Per facilitare la migrazione di interi progetti fra i due ambienti,
viene offerta poi la funzione translatepaths, che va a tradurre, utilizzando la
funzione mfile2sci, tutti i file Matlab presenti in una directory
specificata, scrivendo le corrispondenti funzioni Scilab in un'altra directory
specificata dall'utente.

E' comoda infine la possibilità di caricare e salvare le variabili presenti nell'ambiente Scilab
nel formato proprietario di Matlab4. Questo avviene attraverso le due funzioni
mtlb_load e mtlb_save, che vanno ad affiancarsi alle normali load e save, che utilizzano
il formato proprietario di Scilab, ed alle oldsave
ed oldload che utilizzano un precedente formato di Scilab, abbandonato dopo nelle versioni
successive alla 2.4.1 e mantenuto solo per compatibilità
all'indietro.





Demo e Tutorial


Scilab non fornisce un vero e proprio tutorial, ma nella distribuzione
è incluso un discreto insieme di demo, il cui codice costituisce un ottimo
punto di riferimento per lo sviluppo di nuove funzioni ed applicazioni.

Gli esempi sono divisi per categorie, e si possono raggruppare in due classi.
La prima illustra i diversi aspetti del software,
come i tipi di dati disponibili, il calcolo simbolico e quello matriciale,
le diverse routine grafiche offerte.
In particolare il primo esempio, denominato "Introduction to Scilab", costituisce
il miglior surrogato di quel vero tutorial che putroppo manca al pacchetto.

La seconda classe invece consente di analizzare una serie di vere e proprie applicazioni,
che vanno dalla soluzione di equazioni differenziali alla modellazione di sistemi dinamici, dal
filtraggio per l'analisi di segnali all'analisi frattale.
Non mancano infine esempi relativi al pacchetto Scicos, che consente come già detto la realizzazione
e simulazione di sistemi attraverso diagrammi a blocchi.





Scilab parallelo


Interessante è il progetto Scilab //, nato allo
scopo di utilizzare il software freeware Scilab in applicazioni
di calcolo parallelo. Il progetto si basa sull'utilizzo
delle librerie PBLAS e ScaLAPACK, nonché del PVM
per la comunicazione fra diversi processi Scilab.