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Educazione e lavoro: nuovi confini

Stiamo passando dalla fase in cui l'occupazione continua richiedeva una formazione discontinua, ad una fase in cui il lavoro discontinuo, flessibile necessita di una formazione continua prolungata lungo tutto l'arco dell'esistenza (Biolghini'00).

Formazione a distanza, autoaggiornamento, formazione in servizio, sono alcuni dei termini che nascono dall'esigenza di formazione continua che si registra nella maggior parte dei settori professionali.

La prima volta che ho sentito parlare di 'formazione permanente' fu in occasione dell'assemblea nazionale dell'ALSI nel 1997.
E'naturale che tale argomento susciti in noi professionisti informatici un grande interesse, dato che siamo indubbiamente fra coloro che per primi risentono della repentinità dei cambiamenti in campo tecnologico.

Il fatto che l'informatica e l'elettronica siano trasversali a tutti gli altri settori professionali induce in ogni caso cambiamenti rapidi e frequenti in pressoché tutti gli ambiti lavorativi.
Del resto, i cambiamenti non riguardano solo le apparecchiature e le infrastrutture, ma si estendono alle stesse competenze.

Da ciò scaturisce la necessità non solo di formare nuove risorse produttive ma soprattutto di aggiornare quelle esistenti, scongiurando in tal modo una terribile malattia sociale che potremmo battezzare SIPP ossia sindrome da invecchiamento professionale precoce, la quale determina perdita di competitività e di professionalità.

L'attenzione politica europea è fortemente concentrata sul tema del cosiddetto 'skill shortage', nome che viene attribuito alla mancata disponibilità di competenze professionali specializzate. Nel corso dei prossimi anni, le economie mondiali subiranno un significativo condizionamento dall'intensità di questo fenomeno.

Si rende quindi necessario avviare programmi di formazione e aggiornamento che siano in grado di sviluppare grandi numeri in tempi brevi. L'unica via percorribile per vincere la sfida dello skill shortage è senz'ombra di dubbio l'eLearning.