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Gestione del database di sviluppo

 

Ogni attività  di progetto effettuata con l'ausilio di strumenti automatici (tools) dovrà  essere mantenuta in configurazione interna di sviluppo (IDC) in un formato elettronico gestibile dallo strumento automatico. Ad ogni revisione, l'intero database di sviluppo (o la sua quota incrementale) deve essere archiviato elettronicamente; almeno l'ultima revisione deve essere mantenuta in linea, mentre le revisioni precedenti possono essere scaricate su floppy disk e conservate in cassaforte.

E' responsabilità  dell'Incaricato della Configurazione Software mantenere aggiornato e protetto l'archivio. Di particolare rilievo è la gestione degli archivi software, dove per software non si intende il solo sorgente dell'articolo, ma anche i suoi SA (Structured Analysis) ed SD (Structured Design) presenti nel database del Tool Case, i programmi e i dati di Test-case interni, la documentazione di sviluppo in formato elettronico, il link alle librerie d'uso generale.

Gli archivi software sono strutturati su due livelli:

  1. l'archivio on-line, caricato su un disco montato sul nodo adibito alla gestione di configurazione software, accessibile in lettura da tutti gli utenti del nodo, ed in scrittura solo dal responsabile del controllo configurazione software: in questo modo è possibile mantenere il controllo del checkin/checkout del codice sviluppato (sia nuovo che riusato);

  2. l'archivio off-line, ogni singolo sviluppo di progetto/libreria è duplicato su un (insieme di) floppy disk opportunamente etichettato ed archiviato in cassaforte, accessibile solo ad Incaricati della Configurazione Software.


Poichè si esclude la possibilità  che il software sviluppato e riesaminato formalmente non venga archiviato, il data base di sviluppo sw (BSM) può trovarsi solo in uno dei seguenti tre stati:

S0) BSM presente solo in archivio on-line;

S1) presente sia in archivio on-line (originale) che in archivio off-line (copia);

S2) BSM presente solo in archivio off-line.


Nell'archivio on-line deve comunque essere presente tutto l'output di progetto in IDC (almeno l'ultima revisione) e tutte le librerie d'uso generale, in quanto possibili candidate al riuso nei progetti in sviluppo.


Tutto l'output di progetto il cui sviluppo sia terminato (posto in PBL) o sospeso, nonchè le librerie ritenute obsolete, possono essere mantenuti solo in archivio off-line. Poichè si presume che l'archivio principale sia comunque quello on-line, particolare attenzione dovrà  essere prestata alla sua gestione che dovrà  essere affidata all'Incaricato della Configurazione Software. Sarà  necessario inoltre individuare una persona di "back up" in grado di sostituire, in caso di necessità , la funzione operativa dell'incaricato.


La storia di salvataggio/ripristino tra gli archivi viene mantenuto in un file on-line (indicato come BookKeeping Archivi nella figura 3) che viene aggiornato ogni volta si modifichi lo stato di un BSM (S0/S1/S2): in questo modo si possono controllare i flussi tra i due archivi ed evitare di perdere traccia ed informazioni relative a software baselined.

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Figura 3. Modello di gestione degli archivi SW


Particolarmente critico è il problema del check-in/check-out verso i progettisti e la gestione configurazione del software, in particolare il controllo delle modifiche ed il riuso di librerie corrette. L'Incaricato della Configurazione Software deve gestire l'interfaccia tra programmatori e archivio: gli elementi di configurazione a questo livello sono i singoli files (sorgenti / librerie di oggetti) distribuiti ai programmatori per lo sviluppo incrementale.

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Tesi di Laurea:
"Certificazione del software: problemi e metodi"

di Alessandro Febbo
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- Università delle Marche -
- Facoltà di Ingegneria -
- Marzo 2003 -

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