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Incompatibilita tra certificazione e consulenza

 

Rappresenta un punto critico del comportamento etico dell'Organismo di certificazione e come tale viene esaminata più in dettaglio.

Al riguardo valgono le seguenti considerazioni:

  • l'Organismo non deve essere coinvolto nella progettazione, fabbricazione, installazione e commercializzazione di prodotti oggetto di certificazione, né nello sviluppo di sistemi di gestione per la qualità  di richiedenti la certificazione (qualora questa comprenda la valutazione e sorveglianza di detti sistemi); tale regola si applica anche a tutto il personale dell'Organismo per un periodo di tempo la cui durata è funzione del ciclo di vita dei prodotti valutati;

  • l'Organismo non deve fornire "consigli" specifici per la soluzione di problemi sorti nel corso dell'iter certificativo ma può fornire al cliente informazioni tecniche di carattere generale;

  • l'Organismo ed il suo personale (dipendente o collaboratore) si devono astenere dal pubblicizzare servizi di assistenza e consulenza come tali da facilitare il conseguimento della certificazione.

I criteri sopra esposti, finalizzati ad evitare situazioni anche solo potenzialmente lesive della imparzialità , obiettività  e trasparenza della certificazione, non vanno però intesi in senso impropriamente restrittivo. Essi non devono infatti impedire all'Organismo di collaborare con il richiedente la certificazione e con le altre parti interessate nelle forme più opportune.

L'Organismo di certificazione può e deve infatti svolgere un'azione educativa e propedeutica, ad esempio tramite iniziative di informazione e formazione finalizzate a favorire la migliore implementazione dei processi di certificazione.

Questo tipo di assistenza e guida "istituzionale" è particolarmente importante nel settore della certificazione di conformità  ai requisiti essenziali delle Direttive UE.



L'Organismo, infatti, può e deve assistere il cliente nella identificazione delle Direttive applicabili al prodotto e fornire le necessarie informazioni sui procedimenti di certificazione da seguire, sia in vista di valutazioni di parte terza (intervento come Organismo Notificato) sia in funzione della dichiarazione di conformità  [17].


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Tesi di Laurea:
"Certificazione del software: problemi e metodi"

di Alessandro Febbo
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- Università delle Marche -
- Facoltà di Ingegneria -
- Marzo 2003 -

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