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Iperbole

La Rete Civica Iperbole è stata la prima esperienza italiana e la seconda in Europa, dopo Amsterdam, di utilizzo di Internet da parte di un’amministrazione locale per scopi civici e di promozione della società dell’informazione e della conoscenza a livello territoriale.

Sulla base del principio secondo cui il libero accesso all’informazione è un diritto democratico, il comune di Bologna ha attuato un programma complesso, che considera la civic networking come naturale sviluppo della democrazia nell’epoca dell’interattività.

La connessione ad Internet è insieme una parte e una condizione rilevante di questo sviluppo, e viene concessa gratuitamente a tutti i cittadini potenziali.

L’accesso gratuito a Internet per quartieri, associazioni di categoria e scuole, e le tariffe privilegiate concesse ai cittadini e alle piccole e medie aziende, costituiscono da subito un primo nucleo di sperimentazione dell’informazione come servizio socialmente dovuto. All’interno della connessione è possibile veder crescere, accanto alle modalità di utilizzo delle applicazioni informatiche, una coscienza dell’interattività democratica, la quale può rispondere positivamente al problema della crescente entropia istituzionale e amministrativa.

Incorporare saperi, informazioni e proposte, sia dall’interno che dall’esterno, sta diventando per le amministrazioni la condizione stessa della loro sopravvivenza.

Internet funziona, infatti, non solo come fonte di informazioni generali, ma anche come luogo dove si trovano riprodotti tutti i sistemi informativi della città, e soprattutto come luogo dove far passare consultazioni, sondaggi democratici, referendum, suggerimenti e sollecitazioni, che comportano l’iniziativa autonoma dei cittadini in seguito alle decisioni politico-amministrative.

Si profila un superamento parziale, ma rilevantissimo, della democrazia rappresentativa, attraverso forme concrete di democrazia diretta, per cui, pur mantenendosi le istanze formali rappresentative quale luogo naturale delle decisioni legittime, si rende possibile una comunicazione bidirezionale così rapida e complessa da trasformare progressivamente la rappresentatività da pura delega a perfezionamento della volontà generale, la quale da una parte può esprimersi ed esplicitarsi in modo continuo, e dall’altra può altrettanto costantemente essere verificata dai cittadini.

Iperbole è operativa dal 1995, ed è un servizio finalizzato alla diffusione e all’utilizzo delle nuove tecnologie al servizio dei cittadini. Essa raccoglie ed organizza informazioni su servizi e prestazioni relative al comune stesso, alla pubblica amministrazione (PA) e alla città in generale. Oltre all’informazione, il progetto sviluppa il dialogo tra PA e cittadini, attraverso la posta elettronica, gruppi di discussione e la comunicazione interattiva [1].

Il comune ha realizzato un sito web partecipato e condiviso da tutti i soggetti pubblici e no-profit dell’area metropolitana.

La filosofia policentrica e la pluralità delle fonti che alimentano il sito, ne costituiscono la ricchezza e la vitalità.

Il sito di Iperbole è stato al primo posto nella classifica stilata dal Censis (2003) dei comuni on-line, sulla base di una serie di indicatori di “eccellenza digitale”, quali: trasparenza amministrativa, qualità dei servizi, accesso, accessibilità e usabilità, interazione e relazionalità, marketing territoriale e qualità tecnologica.

Internet è stato utilizzato per costruire un’intranet [2] comunale in grado di ridisegnare, razionalizzare, semplificare, accelerare atti, procedure e processi produttivi, nonché colloquiare con l’esterno in modo efficace, efficiente e rispondente alle sollecitazioni di utenti sempre più attenti ed evoluti. Inoltre, l’adesione a livello locale delle scelte operate a livello europeo per realizzare una società dell’informazione e della conoscenza, punta la sua attenzione sul cittadino e sui contenuti che le tecnologie veicolano, anche attraverso progetti multipartner relativi all’e-government e all’e-learning, compresa, ovviamente, l’alfabetizzazione informatica.

La strategia di Iperbole è da sempre incentrata sulla connessione gratuita e sull’informazione on line come diritti da estendere e garantire a tutta la comunità dei cittadini bolognesi. A partire dal 1996, per garantire a tutti la possibilità di utilizzare la rete, l’accesso è stato allargato dalla rete civica di Bologna ad un vero e proprio accesso Internet - il comune come provider pubblico.

Il servizio offre la possibilità di accedere gratuitamente alla rete civica e ad Internet a tutti i cittadini, maggiorenni, residenti a Bologna, agli enti pubblici, scuole, associazioni no-profit e agli organismi senza scopi di lucro, che intendano fornire semplicemente un servizio ai cittadini, mediante l’immissione di informazioni in rete.

Il comune offre gratuitamente una serie di servizi, quali: (a) una casella di posta elettronica personalizzabile, che permette di stabilire contatti con gli utenti di tutto il mondo e di comunicare con l’amministrazione comunale in tempo reale; (b) assistenza tecnica gratuita via e-mail o per via telefonica; (c) gruppi di discussione e di dibattito di Bologna e del mondo, che consentono di scambiare opinioni su argomenti di diversa natura. Questi gruppi possono essere promossi sia dall’amministrazione comunale che dai cittadini stessi; (d) accesso alle pagine web della rete civica con informazioni su servizi, manifestazioni, avvenimenti, attività delle diverse istituzioni della realtà cittadina.

I cittadini, le associazioni e quanti, a vario titolo, usufruiscono dell’accesso gratuito alla rete del comune sono tenuti ad osservare alcune regole pensate in conformità al carattere di pubblica utilità, di finalità civica e di interesse collettivo della rete Iperbole/Internet. Diventare utente di Iperbole significa impegnarsi a non svolgere attività che deliberatamente utilizzino la rete per scopi commerciali, pubblicitari e propagandistici, o cerchino di influenzare negativamente la normale operatività della rete restringendo l’utilizzabilità e le prestazioni per gli altri utenti; violino la riservatezza di altri utenti o le norme sul copyright e la legislazione vigente. Gli utenti devono osservare regole di buona educazione sulla rete, che stigmatizzano, come comportamento sconveniente ed invasivo dello spazio privato, l’invio di e-mail contenenti materiale commerciale, pubblicitario e propagandistico e di quanto non espressamente richiesto ed accettato dai potenziali destinatari.

Associazioni senza fini di lucro, pubbliche amministrazioni e altri soggetti collettivi, con sede a Bologna o nella sua provincia, possono inserire gratuitamente informazioni di pubblica utilità e di interesse generale fra le pagine di Iperbole, sottoscrivendo precedentemente un protocollo d’intesa.

La rete civica non è un sito vetrina [3], ma uno strumento per stimolare, anche sul piano della partecipazione virtuale, il senso di appartenenza, lo spirito di cittadinanza e la condivisione di uno spazio collettivo.

Rappresenta un luogo nel quale comunicare, produrre valore, lavorare, studiare, ricevere servizi e informazioni e scambiarsi competenze.

Il servizio offerto da Iperbole è in grado di applicare monitoraggi diretti sugli utenti, sulle modalità di lavoro del personale, e di attuare un confronto continuo con realtà esterne, nazionali e internazionali, pubbliche e private (Guazzaloca, 2000).

Da tutto questo si evince come, per Bologna, diventi importantissimo stimolare la partecipazione dei propri cittadini alla vita amministrativa, politica e culturale della città, andando a puntare molto sulla diffusione delle informazioni, da integrare poi con servizi interattivi “a valore aggiunto” da distribuire ai cittadini tramite la rete.



[1] Il Comune di Bologna ha da poco inaugurato un nuovo servizio sperimentale di telefonia su Internet: Voice over IP (VoIP), trasmissione di voce in tempo reale sulla rete IP (il protocollo di Internet). Il servizio consente all’utente di integrare l’informazione sul web attraverso l’interazione diretta con gli operatori di diverse postazioni del comune: senza abbandonare la navigazione, l’utente può, quindi, ricevere ulteriori informazioni “in viva voce”, cliccando su uno dei due numeri telefonici dello sportello Iperbole. La chiamata non viene effettuata attraverso la rete telefonica, bensì attraverso quella del computer. Per effettuare le telefonate via Internet, l’utente deve dotarsi solamente di un microfono per comunicare e una cuffia o di casse per l’ascolto.

[2] Intranet: rete interna ad un’organizzazione, una società, un’istituzione.

[3] Con questo termine ci si riferisce ad un sito nella cui offerta non si riconosce alcuna specificità al mezzo usato, al punto tale da far coincidere l’home page e tutto ciò che è contenuto all’interno del sito (Bentivegna, 2002).


Tesi di Laurea in Comunicazione Politica :
"Democrazia e nuove tecnologie: rischi di esclusione e opportunità di partecipazione"

di Sara Cirulli


- Universita' per Stranieri di Perugia -
- Facolta' di Lingua e Cultura Italiana -
- Corso di Laurea in Comunicazione Internazionale -