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Gli strumenti per la valutazione

La verifica del processo di formazione può essere condotta attraverso l'impiego di strumenti diversi; anzi, l'assenza di tutti i segnali paraverbali tipici della formazione in presenza rende auspicabile l'uso di un ventaglio esteso di metodi valutativi.

Robin Mason ha proposto l'uso di diversi strumenti e metodologie per condurre la valutazione dei processi di formazione in rete, sottolineando quanto sia determinante il giusto bilanciamento fra metodologia quantitativa (numero e distribuzione dei messaggi nelle diverse arre di lavoro) e qualitativa (contenuto dei messaggi) (R. Mason, 1992, in G. Trentin, 1999):

  •  Il questionario: l'uso esclusivo di questo strumento risulta limitante, poiché le risposte prestrutturate poco si prestano a rappresentare le interazioni di un gruppo complesso; spesso si deve far ricorso a domande aperte, laddove sia interessante illustrare le interazioni fra i corsisti nell'apprendimento collaborativo.
  • L'intervista: le domande sono mirate a esplorare i vantaggi e gli svantaggi della comunicazione molti-a-molti, dell'interazione e della natura asincrona della partecipazione al corso.
  • L'esperimento empirico: difficile strada di ricerca da applicare ad un corso in rete, perché implica un assetto sperimentale di laboratorio difficilmente praticabile e ripetibile.
  • L'analisi statistico-quantitativa dei messaggi: è la metodologia maggiormente usata dai valutatori di attività  in rete; consiste nel computare, mediante applicazioni statistiche, la quantità  di messaggi letti e generati, i livelli di partecipazione, il numero di coloro che entrano in conferenza, etc.
  • L'analisi dei contenuti delle interazioni in rete: il metodo prevede la lettura completa dei messaggi prodotti dai partecipanti nelle loro interazioni, con l'obiettivo di scoprire cosa e quali abilità  hanno sviluppato, in riferimento agli obiettivi formativi prestabiliti.
  • Il diario dei partecipanti: consiste nel far tenere ai partecipanti un diario, dove annotare tutto ciò che essi ritengono rilevante e significativo per la loro partecipazione al corso.

Per l'analisi degli apprendimenti Daniele Fedeli indica tre procedure di valutazione ad adottare. La prima consiste nell'analisi dei compiti assegnati ai singoli corsisti o a piccoli gruppi (la stesura di un breve scritto, l'elaborazione di un progetto, la risoluzione di un problema, l'analisi di un caso, etc.); in particolare, nel caso di lavori di gruppo il docente deve valutare, oltre al prodotto finale, anche la qualità  del processo collaborativo.
Una seconda metodologia è individuabile nell'impiego di un questionario a scelta multipla o a domande aperte, compilabili direttamente online. Una terza opzione, tipica della formazione in rete, è l'osservazione delle discussioni online, per verificare la qualità  del contributo di ogni corsista.

Si possono individuare due diversi tipi di osservazione: osservazione non partecipante, quando il docente si limita ad analizzare gli interventi comunicativi senza intervenirvi, oppure osservazione partecipante, quando il docente interviene direttamente ponendo domande al gruppo, in modo da stimolare le riflessioni al dibattito. Infine, il docente può ricorrere alle classiche interviste, strutturate o semi-strutturate, condotte con il singolo allievo (interviste singole) o con piccoli gruppi (focus group).

Accanto a queste metodologie "canoniche  si può trovare anche un'altra linea d'indagine, l'autovalutazone del singolo corsista, che stimola lo sviluppo di abilità  di automonitoraggio e autoriflessione; inoltre, secondo questa procedura, è possibile confrontare il giudizio del corsista della sua percezione con la valutazione condotta dal docente.

Per la validità  del progetto didattico, invece, viene proposta un'ulteriore classificazione a tre dimensioni, che ricalca la disposizione dei seguenti strumenti metodologici. In primo luogo si indicano il questionario, il focus group e le  interviste, indirizzate agli stessi partecipanti con la richiesta di valutare esplicitamente il corso frequentato; una seconda fonte di dati deriva dalle indagini svolte sulle valutazioni dei docenti e dei tutor del corso, che possono verificare l'efficacia educativa delle metodologie impiegate e la chiarezza del progetto didattico.
La corrispondenza fra queste due valutazioni risulta interessante per individuare eventuali discordanze. Infine, può risultare utile anche un parere esterno, alle dinamiche del corso, chiedendo consulenza a valutatori esterni.

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Tesi di Laurea:
"E-Learning: metodi, modelli e ambienti per l'apprendimento a distanza nella Società dell'Informazione"

di Maria Elisabetta Cigognini
eli.cigognini@fastwebnet.it

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- Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM -
- Milano Facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo -
- Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione -
- Giugno 2003-
- Facoltà di Ingegneria -
- Marzo 2003 -