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La valutazione multidimensionale

In ambito formativo il termine valutazione viene usato per indicare quella specifica attività  di ricerca che, attraverso la raccolta, l'analisi e l'interpretazione dei dati (ricavati dagli aspetti più vari di un processo di apprendimento), giudica l'efficacia, l'efficienza e la qualità  di un intervento didattico, e ne verifica la coerenza con gli obiettivi prefissati e le condizioni ambientali in cui la formazione ha luogo (S. Ruggirei, S. Boca, F. Ballor, 2002).
 In questo senso la valutazione è un processo in cui, attraverso la rilevazione di parametri relativi alle funzioni di apprendimento, diventa possibile stabilire quando e in che direzione ha inciso l'intervento posto in essere.

Un corso a distanza condivide con la formazione in presenza tradizionale gran parte di quelle istanze e quei requisiti che si richiedono alle attività  formative in genere, definiti nei criteri di qualità : chiarezza della progettazione didattica, analisi dei bisogni, obiettivi espliciti, definizione delle risorse, tipi di valutazione. Alcune dimensioni assumono tuttavia un maggior risalto, diventando componenti strategiche, come la qualità  e la fruibilità  dei contenuti didattici, la puntualità  del monitoraggio e la valutazione in itinere. É evidente che nella formazione online sono presenti molti più elementi da tenere in considerazione rispetto ai corsi tradizionali, e ciò è dovuto principalmente ad una maggiore flessibilità  e ad una più ampia gamma di stimoli e situazioni.
Valutare non solo significa verificare la coerenza fra scelte progettuali, contenuti e metodi con gli obiettivi dell'azione formativa, ma anche monitorare in itinere la dinamica dell'azione formativa stessa, per avere informazioni puntuali in grado di permettere la ritaratura e la flessibilità  del processo (G. Trentin, 2001).

La molteplicità  degli approcci adottabili trova un comune denominatore nel considerare la valutazione come un'attività  di ricerca che permetta l'individuazione, la raccolta e l'uso di informazioni relative ai mutamenti intervenuti nei partecipanti: la collezione, l'analisi e l'interpretazione di tali informazioni possono essere usate per dare un giudizio di merito sull'efficacia del processo formativo nel suo complesso.

Si può operare una distinzione fra valutazione del singolo partecipante al processo formativo e la valutazione del processo stesso; una distinzione indicata nelle letteratura specifica come assessment nel primo caso, e evaluation nel secondo. Le due valutazioni non sono però strettamente separabili, in quanto ovviamente è inevitabile che nella valutazione dell'efficacia di un corso (evaluation) si debba tener conto degli effetti che l'azione formativa ha avuto nella modificazione delle conoscenze o degli atteggiamenti dei partecipanti, e quindi della valutazione degli stessi partecipanti (assessment); altro fattore importante è poi una chiara definizione degli scopi dell'azione valutativa, a cui deve seguire la scelta dei più idonei strumenti di rilevazione.

La Formazione a distanza costituisce una realtà  estremamente complessa: come sottolinea Daniele Fedeli, per poterne valutare tutti gli aspetti è necessario non eludere la sua multidimensionalità  anche nell'individuazione degli aspetti qualitativi (D. Fedeli, 2002). Si possono indicare tre dimensioni d'analisi, riconducibili anche alla formazione in presenza, che nella progettazione dell'e-learning assumono valenze del tutto specifiche:

  1. Valutazione degli apprendimenti.
  2. Valutazione del progetto didattico.
  3. Valutazione del sistema.

1. La valutazione degli apprendimenti
Il primo passo della valutazione consiste nel verificare le conoscenze e le abilità  apprese dagli allievi al termine del percorso formativo online. Gli obiettivi finali del corso, come quelli parziali dei singoli moduli, vengono valutati in modo puntuale, in quanto precedentemente stabiliti in sede di progettazione didattica.
La flessibilità  della metodologie e-learning consente di personalizzare le abilità  da conseguire, riuscendo quindi a non rivelarsi troppo discordanti dall'effetto desiderato e meglio corrispondente alle aspettative; risulta agevole quindi la correzione in corsa di eventuali discordanze fra i risultati attesi e quelli effettivi.

Cosa valutare in un corso online dipende dal grado di strutturazione del percorso didattico e dagli obiettivi fissati in fase di progettazione. In casi in cui il livello di progettazione sia stato particolarmente approfondito risulta piuttosto facile individuare gli specifici comportamenti che l'allievo dovrà  manifestare al termine del suo percorso; ovviamente questa situazione riveste corsi impostati sull'acquisizione di abilità  pratiche, procedurali, meno strutturate da un punto di vista di apprendimenti complessi. Accanto ad una dimensione contenutistica, è opportuno valutare anche il grado di partecipazione dell'allievo alle discussioni online e ai lavori di gruppo.

La partecipazione dell'allievo deve essere valutata sia da un punto di vista quantitativo, sia qualitativo: nel primo caso (aspetto quantitativo) il docente si riferirà  al numero di interventi fatti dall'allievo e alla loro frequenza, nel corso delle varie discussioni di gruppo. Alcuni software permettono automaticamente di ottenere un report dettagliato per ogni allievo, con il numero degli interventi, la data, l'area di discussione relativa, etc.

Molti corsi prevedono nelle istruzioni iniziali la precisazione riguardante il numero di interventi minimo da eseguire; questa precisazione rende esplicito fin dall'inizio che non è contemplata la passività  degli allievi.
L'apporto qualitativo degli interventi risulta altresì importante per l'indicazione di partecipazione al corso, benché più complesso da analizzare; Daniele Fedeli illustra un'ipotetica griglia, utile per lo studio qualitativo (Daniele Fedeli, 2002):

  • Abilità  di regolazione autonoma del proprio comportamento.
  • Abilità  collaborative.
  • Capacità  di ricerca di nuove informazioni e conoscenze.
  • Apprendimento di uno stile comportamentale propositivo, fondamentale per la gestione dei possibili conflitti.

 

2. La valutazione del progetto didattico
La seconda area di valutazione riguarda il progetto didattico implementato; nell'articolo di Daniele Fedeli vengono proposte nove dimensioni oggetto di verifica, sia in itinere che al termine del percorso formativo.

In primo luogo è essenziale verificare il grado di adattamento reciproco tra obiettivi e metodologie didattiche da un lato e supporto metodologico dall'altro; in altri termini, è opportuno verificare che l'infrastruttura tecnologica adottata sia compatibile con i metodi educativi e gli obiettivi prefissati e, viceversa, se il progetto didattico è stato declinato in termini fruibili attraverso il sistema online.

La seconda dimensione d'indagine riguarda la preparazione di docenti e tutor, con un'attenzione specifica per la competenza tecnologica oltre che contenutistica, per l'esperienza pregressa in corsi di formazione online, per la disponibilità  e per la capacità  di sopperire con l'interazione alle mancanze paratestuali di un corso in presenza.

La significatività  e la chiarezza degli obiettivi finali devono essere oggetti d'analisi in sede di progettazione, soprattutto per quanto riguarda la rispondenza alle attese e alle esigenze del singolo allievo.
Anche la chiarezza dell'organizzazione modulare deve essere valutata, soprattutto quando si ricorre a una struttura in parallelo; il rischio è il disorientamento e la confusione dei corsisti.
La stessa chiarezza e precisione dovrebbe coinvolgere anche le metodologie ed i compito assegnati ai partecipanti; una non perfetta corrispondenza tra le metodologie impiegate, le esigenze e le caratteristiche cognitive dei partecipanti può causare disorientamento e scarsa partecipazione.

Un aspetto particolarmente rilevante concerne la personalizzazione del percorso formativo rispetto alle proprie esigenze e ai propri interessi; la personalizzazione può avvenire sia prevedendo diversi moduli opzionali e differenti collegamenti fra gli stessi, oppure personalizzando i contenuti didattici impiegati, elaborando in modo autonomo alcuni materiali o ampliando la bibliografia secondo specifici percorsi.
La qualità  dei materiali didattici rappresenta un fattore critico, più di quanto non avvenga in un corso in presenza: infatti, proprio la distanza fisica tra docente e allievo porta in primo piano i materiali educativi impiegati.

 Secondo Nigris, (S. Nigris, 1999), rispetto alle proporzioni di un terzo e di un quarto nell'insegnamento tradizionale, parlando di online learning si computa una proporzione di 1/20: se preparare una lezione in aula l'insegnante ne impiega tre o quattro, per un'ora di corso online occorrono almeno venti ore di lavoro. In questo modo però viene prodotta una volta per tutte una singola lezione ottimizzata ai massimi livelli (progettata e realizzata con più disponibilità  di tempo e con tutte le possibilità  di rielaborazione e di montaggio), reiterabile all'infinito ed uguale per tutti. Sempre secondo Nigris, questa opportunità  incide notevolmente sulla qualità : l'insegnante è sollevato dalle frustrazione di ripetere sempre  le stesse cose ad un pubblico sempre diverso, la lezione è svincolata dall'umore e dall'emotività  del docente, e si eliminano le cadute di qualità  del materiale didattico.

Un altro elemento critico è dato dalla presenza costante del supporto offerto al partecipante in difficoltà ; molti siti prevedono specificatamente aree di assistenza (help), divise in tecnico (problemi relativi all'implementazione del software), didattico (dubbi sullo svolgimento dei compiti assegnati), psicologico-relazionale (per superare la sensazione di isolamento e di frustrazione date dall'iterazione a distanza).
Questo elemento andrà  valutato secondo due dimensioni: la qualità  e la disponibilità  del supporto verticale (docente-tutor verso l'allievo) in primo luogo, e successivamente la possibilità  riservata ai corsisi di supportarsi orizzontalmente, specie a livello emozionale. L'ultimo aspetto da valutare riguarda la presenza di un sistema di monitoraggio continuo dei processi che avvengono nella classe virtuale, i modo da individuare tempestivamente le aree di criticità .

 

3. La valutazione del sistema
L'ultima fase di valutazione riguarda il sistema di formazione nel suo complesso, analizzando gli aspetti più strettamente strutturali e tecnologici; la valutazione del sistema si articola in tre momenti d'analisi:

  • L'infrastruttura tecnologica adottata, in termini di facilità  d'utilizzo, di efficacia didattica e comunicativa, secondo la funzionalità  rispetto agli obiettivi e alle attività  didattiche progettate, secondo la facilità  d'impiego sia per i docenti che per gli allievi e infine secondo la possibilità  di personalizzare il supporto tecnologico (creare pagine personali, inserire fotografie, interessi, etc.), nella finalità  di sviluppare la dimensione sociale dell'apprendimento in rete.
  • La chiarezza organizzativa, indicando inequivocabilmente tempi e modi di iscrizione, frequenza, servizi offerti, modalità  amministrative, etc.
  • L'attenzione alle esigenze dell'utente, proprio in funzione della distanza fisica fra docente e discenti: servizi di accoglienza, gestione tempestiva problematiche, supporto continuo, etc.

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Tesi di Laurea:
"E-Learning: metodi, modelli e ambienti per l'apprendimento a distanza nella Società dell'Informazione"

di Maria Elisabetta Cigognini
eli.cigognini@fastwebnet.it

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- Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM -
- Milano Facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo -
- Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione -
- Giugno 2003-
- Facoltà di Ingegneria -
- Marzo 2003 -