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Software aperto per tutti

Il sistema GNU/Linux e in generale il software libero traggono le loro origini dalla cultura hacker e dalle prassi di condivisione dei sorgenti dei programmatori.

Questa tradizione prevalentemente tecnica ha determinato un panorama in cui la stragrande maggioranza di programmi “free” era costituita da applicazioni per sviluppatori software e esperti informatici, da strumenti per fare strumenti.

La consuetudine e la facilità dell’utilizzo del computer da parte degli sviluppatori attraverso riga di comando ha di gran lunga rallentato la creazione di software user-friendly, facilmente utilizzabile anche da utenti inesperti.

Fino alla prima metà degli anni ’90 gli applicativi per gli utenti finali e i progetti di GUI  erano pochissimi nell’arena del software libero, perché gli utilizzatori della piattaforma GNU/Linux erano ancora in gran parte programmatori e tecnici informatici di qualche azienda.

Uno dei primi progetti per un’applicazione rivolta agli utenti finali è stato lanciato nel 1996 da due studenti di Berkeley, Kimball e Mattis. Il progetto si chiamava GIMP (General Image Manipolation Program), un software di editing di immagini, simile al proprietario Photoshop. Inizialmente il programma fu sviluppato utilizzando il toolkit  grafico di Unix, Motif. In seguito i due crearono Gtk (GIMP Tool Kit), che iniziò ad essere usato da molte persone che contribuirono poi al suo sviluppo.

Oggi GIMP è un programma di livello professionale, che è stato utilizzato anche per grandi progetti di animazione e grafica internazionale.

Quando uscì Windows 95 il ritardo del sistema GNU/Linux per quanto riguarda il desktop per l’utente finale era molto accentuato.

Ettrich, un programmatore norvegese iniziò a sviluppare un progetto di questo tipo, chiamato KDE (K Desktop Environment), utilizzando un tool kit chiamato Qt, rilasciato gratuitamente e con il sorgente aperto da un’ azienda chiamata Trolltech.

Ma Qt non era rilasciato sotto GPL perché la Trolltech voleva mantenere il controllo sulla tecnologia.

La comunità del free software (quella che gravitava intorno alla Free Software Foundation) era impaurita dal fatto che un prodotto software non coperto da GPL potesse diventare l’unica interfaccia utente di GNU/Linux e così alcuni sviluppatori iniziarono a sviluppare una GUI interamente libera.

Il tool kit grafico utilizzato era quello di GIMP, Gtk+. Il progetto di interfaccia si chiamava GNOME e vi contribuirono anche alcuni programmatori della Red Hat, particolarmente interessata al progetto. Gli esponenti della comunità free software cercavano intanto di fare pressioni alla Trolltech perché rilasciasse Qt sotto GPL.

La Trolltech non accettò ma rispose creando la KDE Free Qt Foundation, che assicurava che avrebbe sempre reso disponibile una versione libera delle librerie in questione.
Un passo ulteriore in direzione della comunità free software/open source fu compiuto con l’istituzione della Q Public Licence, una licenza open source creata con il contributo di Raymond e Perens.

Nel 2000 le questioni si chiusero quando Trolltech fornì la possibilità di licenziare Qt anche sotto GPL.

Durante la scrittura di questo lavoro i due sistemi di interfacce, KDE e GNOME, convivono sulla stessa piattaforma e differiscono nei risultati grafici, entrambi divenuti molto accessibili e usabili per l’utente finale, che può scegliere tra le due impostazioni.


Tesi di laurea in Sociologia della Comunicazione:
"Il software libero Open Source. Una dimensione sociale"

di Andrea Todon


- Università degli Studi di Trieste-  
- Facoltà di Scienze della Formazione -
- Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione -

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