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Cartesian Loop

La tecnica del cartesian loop presenta buone qualità di linearità e efficienza; quest’ultima dipende principalmente dall’efficienza dell’amplificatore mentre l’azione dell’anello determina la linearità.

Fig. 9.2: Cartesian loop

Fig. 9.2: Cartesian loop

Una portante è generata ed applicata all’ingresso, dove viene separata in potenza ed applicata a due mixer I – Q. La portante è modulata in quadratura ed amplificata dal PA e parte del segnale modulato distorto è prelevato da un accoppiatore. Il segnale distorto è demodulato sfruttando la portante originaria non modulata, il cui risultato è una modulazione I - Q distorta, che viene sottratta alla modulazione I-Q originaria, generando il termine di errore della modulazione I – Q, il quale corregge continuamente la non linearità del PA, sia del modulatore I – Q.
Le relazioni di fase e di guadagno sono critiche per il progetto e, come in ogni schema di retroazione, si deve tener conto di un’eventuale oscillazione (instabilità). I modulatori  I – Q e l’accoppiatore utilizzano ibridi a 90° con  limitata larghezza di banda nella quale possono essere raggiunte soddisfacenti prestazioni. Il ritardo d’anello, infine, limita la banda di circa il 10%. Nonostante queste difficoltà, la scelta del cartesian loop è molto comune anche perché può essere facilmente integrato, ottenendo bassi costi di produzione (12).


Tesi di Laurea:
"Progetto di PAs switching - mode per applicazioni lineari alla telefonia cellulare 3G"

di Domenico De Simone


- POLITECNICO DI BARI -
- Facoltà di Ingegneria -
- Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica -
- Dipartimento di elettotecnica ed elettonica -
- Anno accademico 2002-2003 -