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Esperienze sul campo


 

Per quanto riguarda gli obiettivi perseguiti in questa fascia di età, il progetto tende ad alcune finalità essenziali:

  1. Che il bambino ami la lingua straniera attraverso il contatto con persone piacevoli che parlano e comprendono tale lingua, persone che lo trattino amorevolmente, con il massimo rispetto della sua personalità e facciano con lui attività che gli siano congeniali;
  2. Che il bambino impari a parlare la lingua straniera con spontaneità, all’interno di contesti significativi che ha avuto occasione di vivere; che ritenga facile imparare la lingua straniera e soprattutto che si ritenga capace di parlarla.
  3. La formazione di uno spirito democratico e promozione di forme d’accettazione, di rispetto e collaborazione nei confronti degli altri e dei modi differenti di vivere e pensare;
  4. Favorire la riflessione sugli aspetti meta-linguistici e l’avvio al raggiungimento dei primi livelli di astrazione linguistica e concettuale anche attraverso il supporto di software specifico;
  5. Utilizzare il computer come strumento di integrazione nel normale lavoro didattico per indagare le modificazioni provocate dall’utilizzo delle nuove tecnologie sul processo di insegnamento/apprendimento.

Il progetto intende dunque verificare i seguenti obiettivi formativi:

a. L’arricchimento dello sviluppo cognitivo, in quanto si mette a disposizione dei bambini un altro strumento di organizzazione delle conoscenze;

b. L’ampliamento delle possibilità comunicative tramite l’acquisizione di un’altra lingua oltre la lingua madre;

c. Stimolare la crescita della competenza tecnologica nella formazione favorendo l’utilizzo delle nuove tecnologie e la comunicazione di tipo reticolare.

d. Sperimentare l’autonomia inserendo il progetto in un contesto formativo integrato.

e. Documentare il percorso per una ottenere una valutazione più consapevole.

Per quanto riguarda la metodologia adottata nel progetto, viene fatto riferimento alla ricerca azione e perciò si cerca di porre attenzione ai seguenti criteri[16]:

  • Significativita: sapere cosa si sta facendo e perché (la rilevanza educativa sul piano cognitivo, metacognitivo, sociale,…)
  • Esplicitezza: rendere trasparente l’intero processo, per essere visto, analizzato e criticato anche dall’esterno
  • Gestibilita’: risparmiare energie e tempo per conseguire risultati migliori o almeno simili a quelli dell'azione didattica tradizionale
  • Validita’: decidere il livello di validazione a cui si tende, dalla descrizione soggettiva dei partecipanti alla discussione critica in rete.

Inoltre si osservano ulteriori elementi inerenti alla ricerca-azione che sono:

· Svolgere un congruo numero di attività e prolungarle nel tempo.

· Osservare sistematicamente tutte le attività.

· Triangolare le osservazioni.

· Sottoporsi ad un’analisi critica svolta da un " amico critico".

· Ridiscutere i dati dopo che sono stati analizzati e confrontati.

· Controllo di tutto il processo da parte di un esperto.

Viene così a crearsi all’interno del gruppo classe una sinergia che coinvolge sia gli alunni sia i loro insegnanti e che è costituita da attributi di tipo ludico e integrato.

Questi aspetti vengono poi rapportati all’ambito della didattica a distanza e, all’interno di una vera e propria didattica on line, le scuole in rete possono mettere in atto una collaborazione che investe un’ ampia cerchia di attività strettamente didattiche o ad esse connesse, cioè la ricerca-azione telematica, la co-progettazione didattica e la formazione.

La prospettiva è quella di elevarsi gradualmente, al di sopra di una semplice dimensione di cooperazione telematica tra le scuole che consiste nel mettere in comune i documenti, nel condividere competenze ed esperienze pregresse, verso un’utilizzazione intensiva dei mezzi tecnologici, sfruttandone tutte le potenzialità implicite e facendone un elemento dinamico e incentivante della ricerca, della didattica e della formazione.

Tesi Laurea di Rachele Pierotti

 "La ricerca azione on line: programmi collaborativi tra scuole in Italia"

 Relatore: prof. Antoni Calvani


Corso di Laurea di 1° livello per Formatore Multimediale

Facoltà di Scienze della Formazione

Università degli Studi di Firenze

anno accademico 2003-2004