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La ricerca azione on line


Le interazioni che avvengono all’interno di un’esperienza ram sono di vario tipo:

Un dialogo tipico dei forum telematici, nel quale ogni soggetto può intervenire sugli interventi degli altri.

  • Un dialogo misto, dove si ha un’ alternanza tra conversazione libera e la fase di puntualizzazione.
  • Un circolo dialogico coordinato dall’esperto, che pone ai partecipanti dei quesiti iniziali le cui risposte vengono spedite a tutti, richiede loro degli approfondimenti, di esprimere la loro opinione e infine, quando le posizioni sembrano chiare, ne trae una sintesi riportando gli interventi più significativi.

In rete si hanno principalmente due livelli di comunicazione, il primo basato sull’assistenza concreta e il secondo che riguarda la revisione critica, l’argomentazione e la produzione di un caso.

Gli insegnanti che hanno seguito corsi introduttivi alla Ricerca Azione si sono trovati ad affrontare determinati elementi quali:

  • La ricerca attuata dagli studenti su un tema particolare, ad esempio lo studio di caso.
  • La consulenza e la supervisione da parte dei tutor.
  • L’alternanza dell’insegnamento tradizionale che crei e mantenga delle conoscenze di supporto.

La ricerca azione in campo educativo viene applicata per due finalità principali, da un lato per sviluppare la riflessione degli insegnanti sulla propria pratica e dall’altro per arricchire le conoscenze già possedute[13].Un aspetto importante è quello della negoziazione che si effettua prima della sperimentazione sia sul piano metodologico che su quello tecnico. Ha come scopo la creazione di un caso che serva come risultato del lavoro e che abbia usufruito di un sistema di monitoraggio condiviso nel quale tutti i partecipanti possono verificare l’andamento del lavoro. È fondamentale che, durante un progetto di ricerca azione on line, la collaborazione tra i partecipanti porti a trovare un’ argomentazione correlata ad uno specifico argomento e a evidenziarne i punti critici.

La ricerca azione on line detiene due punti di forza a suo favore:

  1. Il confronto tra più ricerche, la possibilità di paragonare più casi che affrontano gli stessi problemi.
  2. Il supporto offerto dalla tecnologia che permette a soggetti esterni di intervenire all’interno della discussione in corso, creando così una comunità di dialogo[14].

La ricerca azione on line è strutturata in varie fasi che hanno inizio con un’azione preparatoria abbastanza complessa, poi si procede con la definizione dell’area generale dove si iniziano ad istaurare i primi rapporti tra le istituzioni partecipanti. Successivamente viene attivata una selezione dei contraenti e dei requisiti per la partecipazione alla ricerca e viene fatta una prima stesura degli obiettivi e delle finalità della ricerca stessa. Tenendo presente il suo carattere collaborativo, viene istituito un tipo di intervento che prevede la possibilità di inserire alcune figure di supporto per la facilitazione dell’ approccio alle tecnologie. Dopo la preparazione di questo staff inizia la raccolta dei dati e il loro monitoraggio tramite elaborazioni quantitative e qualitative in rete, alla fine viene riesaminato il tutto da parte dei soggetti attori. Devono essere indicati dei criteri in virtù dei quali una ricerca qualitativa possa essere considerata accettabile e come questi criteri possano essere resi operativi: questo il problema riguarda la degnezza di fede, o trustworthiness della ricerca,tanto discusso dai teorici[15].

Per ciò che riguarda il controllo, vi sono tre principali sistemi nei quali la figura del docente è più o meno al centro, si ha il docente come prima figura decisionale e un esperto che fa da consulente, oppure si può avere la condivisione dell’area decisionale da parte del docente assieme all’esperto o, infine, si può verificare la condivisione dell’area decisionale tra gli studenti e il docente che, in questo caso, rappresenta anche l’esperto[16]. Anche in questo ambito non bisogna dimenticare che la quantità delle interazioni è legata alla qualità dell’apprendimento che ne è poi l’effettivo risultato.[17] Uno degli esempi più idonei di applicazione della ricerca azione on line è il progetto attivato dall’IRRE Marche, coordinato da Manuela Furno, per la formazione degli insegnanti. Tale progetto si propone di utilizzare la telematica per la formazione di docenti che possano disporre di ambienti di comunicazione groupware e website, con scambi tutorati 'peer to peer', e la possibilità di attivare una co-produzione, una cooperazione educativa e un coordinamento interistituzionale. In tal modo, i soggetti partecipanti possono sviluppare il senso identità proprio delle comunità di pratica.

Secondo un’ impostazione di ricerca cooperativa e collaborativa il progetto viene periodicamente valutato nella realizzazione sia a livello metodologico-didattico che formativo degli insegnanti[19]; gli aspetti operativo e quello formativo vengono discussi attraverso un incontro iniziale in presenza e poi rinegoziato a distanza, attraverso la rete telematica dotata di un apposita bacheca elettronica nella quale è possibile trovare i messaggi della rete, gli avvisi, la consulenza degli esperti, i documenti delle esperienze prodotte delle varie scuole, i forum e le chat-line.
Alla base della ricerca-azione on line di questo progetto, c’è una condivisione metodologica e linguistica, la costruzione degli strumenti di osservazione e monitoraggio dei processi, la verifica dei risultati e dell’interazione progettuale delle scuole e della rete.

Le caratteristiche di un progetto di ricerca azione on line si possono racchiudere in alcuni aspetti che emergono anche dalla precedente sperimentazione[20]. Infatti si può constatare che in questo tipo di ricerca, attori diversi affrontano insieme le stesse problematiche con l’ausilio della rete, che il numero dei partecipanti è maggiore rispetto alla stessa metodologia applicata in presenza. Inoltre intorno ai ricercatori viene a crearsi un equipe articolata di esperti e viene agevolato l’aspetto della cooperazione. Le argomentazioni che vengono prese in esame risultano essere di ampiezza maggiore e, dunque la possibilità e l’efficacia della loro trasmissione viene messa in risalto. In conclusione, si può constatare che questa metodologia si sta espandendo sempre più grazie alla possibilità che hanno le scuole di vario ordine e grado, di far uso delle tecnologie e della rete che permette di agevolare l’auto-aggiornamento degli insegnanti. Si può quindi osservare che, anche se la sperimentazione non coinvolge ancora tutto il territorio nazionale, sono stati fatti diversi passi in avanti affinché la ricerca azione on line portasse dei buoni risultati nel processo di insegnamento e apprendimento nelle scuole.

Tesi Laurea di Rachele Pierotti

 "La ricerca azione on line: programmi collaborativi tra scuole in Italia"

 Relatore: prof. Antoni Calvani


Corso di Laurea di 1° livello per Formatore Multimediale

Facoltà di Scienze della Formazione

Università degli Studi di Firenze

anno accademico 2003-2004