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La ricerca azione on line

 

Dopo aver cercato di chiarire ulteriormente alcuni aspetti della ricerca azione, vediamo quali sono i contributi che la telematica le può dare. Attraverso la telematica è nato un nuovo campo all’interno dell’ambiente di insegnamento-apprendimento che è appunto la didattica on line[4]. Possiamo constatare che essa dà all’ambiente scolastico l’opportunità di usufruire di esperti che possono offrire sia nuove strategie che adoperarsi come supporto alle attività. Nel momento in cui la scuola vuole dare inizio ad un progetto, oggi può avere l’opportunità di creare dei collegamenti a distanza con altre scuole che trattano anch’esse problematiche simili. La ricerca azione on line sembra essere la modalità adatta per sostenere i progetti di innovazione educativa poiché, se svolta in collaborazione, può influenzare le scelte sulla direzione dell’educazione al fine di creare insegnanti professionali, inoltre, focalizza l’attenzione sullo sviluppo della conoscenza tentando di creare un sapere pratico nei professionisti per dare una svolta alle concezioni attuali di educazione.

Questa è una grande possibilità che rivoluziona tutto il sistema delle istituzioni e della cultura italiana che è il risultato dell’ enorme cambiamento apportato dall’ipertesto nei confronti del libro.

Con la telematica, il singolo ricercatore della ricerca azione classica, diventa un ricercatore collettivo proprio per la possibilità degli sperimentatori di agire in sincronia. Anche il ruolo dei collaboratori, come i facilitatori e gli esperti, si modifica on line , infatti, si stabilisce un’interazione a distanza tra loro e i ricercatori e si viene a creare una comunità a supporto del ricercatore. L’ équipe di lavoro è più efficace quando intervengono persone dall’esterno perché permettono di vedere meglio, e in modo più oggettivo i problemi, e anche di trovare le soluzioni[5].

L’ambito della valutazione subisce delle modifiche su vari settori perché:

  • Alcuni tipi di controllo sono svolti on line tramite il contributo di specialisti che, con la ricerca azione in presenza, non sono disponibili.
  • La possibilità di confrontare più esperienze parallelamente permette di esaltare alcuni aspetti piuttosto che altri.
  • Il confronto con figure di contorno aiuta a garantire una più ampia e completa valutazione.

La rete diventa un amplificatore personale di riflessività, un facilitatore delle attività e un mezzo per favorire l’intersoggettività grazie alla possibilità di allestire forme di ricerca multipla. Inoltre facilita il ricercatore poiché gli permette di selezionare i materiali con maggiore rapidità, di condurre con più facilità il processo di ricerca, agevola il processo di riflessione individuale e migliora i rapporti interpersonali tra i partecipanti[6].

La ricerca azione on line è costituita da diversi gradi che variano in base alla complessità del compito e sono caratterizzati da una fase iniziale, l’attività di sostegno, dove si svolge una didattica basata sul counseling e sull’aiuto telematico che svolge principalmente il docente. Il punto centrale è l’attivazione della comunicazione tra pari, la quale svolge una funzione liberatoria dei partecipanti. Si passa successivamente ad una fase dove si creano attività di soluzione, basate sul trasferimento on line della metodologia di ricerca azione tramite la proposta di un problema da parte del docente, il quale viene supportato da esperti per raggiungere l’efficacia della ricerca.

Ci sono altre tre fasi che vengono sviluppate in base alle conoscenze già possedute che sono[7]:

  • La ricerca esplorativa, cerca di avere un quadro generale dell’ indagine senza porsi una serie di ipotesi standard. Si propone di avere una rappresentazione più completa possibile dei comportamenti, dei vissuti e delle cognizioni dei soggetti[8]. L’indagine avviene in modo poco strutturato, attraverso la creazione di una lista di problemi da analizzare più specificatamente nella fase successiva.
  • La ricerca pilota, in questa fase il campo di attenzione si restringe, ma senza la messa a punto di strategie specifiche di sviluppo. Infatti viene lasciato ancora molto spazio esplorativo agli attori così da poter più facilmente trasferire tale metodologia in campi paralleli.
  • La ricerca di sviluppo, a questo punto si tende a perfezionare le tipologie di intervento e i contesti già applicati articolando di conseguenza il programma. Si parte dalla rivisitazione di modelli già conosciuti

All’interno del campo di lavoro, la ricerca azione può subire un ampliamento numerico e qualitativo sia in termini di unità di lavoro che in funzione del personale circondante l’attore ricercatore. Inoltre, ogni processo ha bisogno di essere controllato e perciò deve essere stabilito chi prende le decisioni all’interno del gruppo di collaboratori che fanno parte della ricerca. All’interno dell’equipe di lavoro si creano due livelli di comunicazione caratterizzati, l’uno da l’aiuto dato all’attore ricercatore per compiere delle scelte e l’altro che implica forme di comunicazione più generali e allo stesso tempo più tecniche. In rete, a differenza di quanto avviene in presenza, cambia anche il sistema di monitoraggio del processo perché viene ad assumere il ruolo di autoregolazione per gli operatori coinvolti e contribuisce così a creare una maggiore identità del gruppo. La metodologia più semplice e chiara è quella che mette in comunicazione tutti i soggetti partecipanti attraverso l’uso della comune posta elettronica, che permette l’invio periodico di materiale a ciascuno di essi. Il monitoraggio è anche oggetto di un’ elaborazione quantitativa dove vengono compilate delle schede di valutazione, inviate successivamente ad un computer centrale che elabora i dati e li rinvia alle varie sedi collegate in rete. Si constata, dunque, che la ricerca come metodologia trasversale in ogni campo disciplinare, diviene una costruzione razionale e collaborativa di conoscenze.

Tesi Laurea di Rachele Pierotti

 "La ricerca azione on line: programmi collaborativi tra scuole in Italia"

 Relatore: prof. Antoni Calvani


Corso di Laurea di 1° livello per Formatore Multimediale

Facoltà di Scienze della Formazione

Università degli Studi di Firenze

anno accademico 2003-2004