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Uso delle tecnologie per la costruzione e la collaborazione

 

Dall’altro lato, le incertezze che sopraggiungono agli insegnanti non sono molto chiare, se non per il fatto che a loro avviso il compito complesso sia giustificato e adeguato. Nell’insegnamento istituzionalizzato, la sincronizzazione dei ritmi di apprendimento di diverse persone è basilare, ma ciò non avviene con la ricerca azione, poiché essa modifica i ritmi in funzione della complessità del compito. Infatti le scadenze per la consegna dei compiti sono precise, come la presentazione delle conoscenze di supporto. Spesso l’ipotesi dei ritmi risulta diversa dalla loro attivazione, perciò la possibile interruzione della sincronia può creare un indebolimento nell’intelligibilità delle conoscenze. L’approccio scolastico classico viene definito deduttivo, mentre oggi si mira a creare un approccio di tipo induttivo dove l’oggetto di interesse è la conoscenza dello studente, perciò vengono create delle impalcature come la formulazione e il mantenimento delle discussioni. Insomma, siamo di fronte ad una nuova modalità di erogazione, basata su programmi di auto-apprendimento che permettono agli alunni di gestirsi all’ interno di una pluralità di contesti. La metodologia induttiva ha agevolato l’entrata della ricerca azione nell’educazione, permettendo agli insegnanti di vedersi come facilitatori piuttosto che come semplici erogatori. Questa metodologia ha consentito loro di far vedere agli studenti la stretta correlazione tra l’apprendimento teorico e quello pratico[14]. Oggi la conoscenza condivisa e la sua negoziazione sono fondamentali per la costruzione di una conoscenza creata in collaborazione con altri. Guglielmo Trentin[15] evidenzia come vi siano principalmente due visioni della rete, l’una che la vede come luogo dove si sviluppa l’apprendimento grazie ad un emittente e l’altra che la vede come il motore di avvio delle comunità di pratica che, grazie alla comunicazione tra pari, si pongono come obiettivo la creazione di nuovi apprendimenti. On line, si tenta sempre di più di creare delle comunità che apprendano in modo mutuato ovvero basandosi sul peer learning[16] o apprendimento alla pari. Per realizzare tutto ciò, è necessario che all’interno della comunità di pratica sia stata effettuata una conoscenza concreta dei partecipanti, in modo che ognuno possa sentirsi a tutti gli effetti appartenente ad essa. Una vera comunità di pratica è basata su alcune concezioni cardine che la caratterizzano, ovvero:

  • La concezione sociale dell’apprendimento, l’ apprendimento deriva dalla partecipazione attiva dei soggetti e dalla volontà di creare una propria identità all’interno della comunità.
  • La condivisione di credenze e valori tra i membri della comunità.
  • Il senso della comunità e della tipologia di apprendimento che vi viene esercitato sono un tutt’ uno.
  • Il mantenimento del rapporto tra sapere e saper fare.

Le comunità di pratica possono essere anche trasversali e quindi composte da più istituzioni che le pongono in un altro piano rispetto ad esempio, ai gruppi di lavoro o ai gruppi di interesse che hanno la finalità di far condividere interessi, ma non quella di creare coesione. All’interno di una comunità on line si vengono a creare due tipi di conoscenza[17]: esplicita, caratterizzata dalla messa a disposizione delle conoscenze che si hanno su un determinato argomento sotto varie forme più facilmente riutilizzabili, come ad esempio i manuali o le formule scientifiche, questo tipo di conoscenza può essere facilmente gestito da un computer, e quella tacita che si manifesta solamente attraverso le abilità professionali che sono state acquisite dal soggetto nel tempo. La conoscenza tacita è composta da una dimensione tecnica che si acquisisce principalmente con l’esperienza e una cognitiva che si crea attraverso le emozioni e modelli mentali di ognuno, proprio per la sua complessità risulta più difficile da condividere. In una comunità di pratica deve nascere un’ attività che crei un sistema relazionale per favorire il mantenimento del processo di collaborazione e cooperazione. I gruppi di lavoro e le comunità di pratica sviluppano maggiormente un tipo di conoscenza tacita, mentre i gruppi d’interesse agevolano la conoscenza esplicita.

Tesi Laurea di Rachele Pierotti

 "La ricerca azione on line: programmi collaborativi tra scuole in Italia"

 Relatore: prof. Antoni Calvani


Corso di Laurea di 1° livello per Formatore Multimediale

Facoltà di Scienze della Formazione

Università degli Studi di Firenze

anno accademico 2003-2004