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Conclusioni

Per poter affrontare il cambio di paradigma che si innesca con l’introduzione dell’e-learning nel panorama delle scienze formative e dell'apprendimento, è necessario dotarsi di flessibilità e metodo da una parte; capacità di lavoro di squadra dall'altra: tre elementi che acquisiscono ogni giorno un valore sempre più importante nella new economy.

Il presente lavoro di tesi ha cercato di mettere in luce il modo più efficace ed efficiente d’interfacciarsi tra il team di progettazione e il SME. A questo proposito, si è cercato di indagare quali sono i rapporti, le sinergie che si creano tra le figure chiave della progettazione e-learning: il SME, l’ID e il CM; come avviene la loro interrelazione, quale linguaggio (o quali linguaggi) parlano.

Si è, quindi, analizzata una modalità di lavoro che permetta di ottimizzare la loro collaborazione per la creazione di e-content di qualità, all'interno di contesti produttivi differenti: quello aziendale e quello universitario, che hanno dinamiche, approcci ed esigenze totalmente differenti.

Nello svolgersi della ricerca oltre alla ricerca documentale e all’esperienza lavorativa maturata nell’ambito dell’e-learning, ci sono stati due fattori chiave: l’esperienza di tirocinio, che si è conclusa con la redazione di griglie d’interfaccia con l’esperto dei contenuti, e il confronto con alcuni esperti e-learning.

La problematica dell’interfaccia con lo SME è poliedrica, e lo diventa di più quando non fa parte integrante della struttura organizzativa.

Uno dei benefici di questo lavoro è aver delineato una tipologia di SME nei diversi ambiti per intraprendere un processo d’interfaccia personalizzato. Questa tipologia permette d’identificare in ogni ambito che tipo di SME si può trovare, le sue caratteristiche, competenze; e poter ipotizzare diversi approcci relazionali con il SME. La conoscenza di questa permette la creazione degli strumenti adatti ad ogni tipo d’esperto ottimizzando i tempi e le dinamiche di lavoro del team dei progettisti.

L’analisi delle fasi d’interfaccia permettono al team di progettazione un lavoro articolato e graduale, processo che va sempre personalizzato.

Lo sviluppo di questo lavoro ha permesso anche la valorizzazione del rapporto ID-SME-CM, come squadra.

Aver iniziato lo sviluppo di una linea guida per la gestione delle fasi d’interfaccia con lo SME e degli ambiti d’azione in cui questa relazione viene condotta, permette l'identificazione più analitica delle criticità e delle loro possibili soluzioni, facendo anche riferimento ai criteri di qualità nell’e-learning.

Lo SME sarà sempre più una figura specializzata nell’ambito dell’e-learning: questo agevolerà il processo d’interfaccia con l’ID e il CM.

I Global Content Provider tenderanno a trasformarsi in Content Learning Provider di settore, puntando alla realizzazione ed erogazione di corsi on line specifici su un determinato settore tematico. Forse anche per colpa di una specie di “paradosso globale” perché quanto più si ragiona su grandi sistemi, tanto più importanti, anche se piccole, diventano le parti.

In ambito universitario è ormai necessario organizzare la formazione per formatori nell’e-learning: questo permetterà l'applicazione delle nuove metodologie e dei nuovi strumenti a 360 gradi, superando la concezione errata secondo cui l’e-learning significhi la scomparsa del docente. È fondamentale che gli Atenei investano nell’aggiornamento costante dei docenti per aumentare la qualità dell’educazione universitaria e avviare seriamente il processo di riqualificazione e aggiornamento del capitale umano.

Tesi di Laurea di Maria de los Angeles Castro

"Il subject matter expert nell'e-learning"

Relatore: Prof Mario Rotta

Correlatore: Prof Maria Ranieri


Facoltà di Scienze della Formazione - Facoltà di Ingegneria

Master “Progettista e gestore di formazione in rete”

Anno Accademico 2004-2005