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Come interfacciarsi con il SME


Fasi d’interfaccia con lo SME[6]

Nel processo d’interfaccia si possono identificare tre fasi, perché non si tratta di un processo continuo, ci sono delle differenze in queste tre fasi che permettono di arrivare a una produzione finale.

Queste fasi sono importanti perché in ognuna si possono definire delle attività da sviluppare, con una coerenza logica; per arrivare allo sviluppo dei contenuti.

Certamente queste tre fasi dipendono, nella durata, anche dal SME che si ha davanti, sono in funzione degli atteggiamenti, del suo grado di disponibilità e di flessibilità. Quando le griglie e la linea guida progettate per il lavoro del SME sono efficaci, e l’esperto dei contenuti riesce a rispondere con chiarezza a tutti i quesiti si può passare dalla fase 1 alla fase 3.
Queste tre fasi sono:

1. attivazione del SME da parte del CM:

Prima d’iniziare il processo d’interfaccia bisogna capire che tipo di SME è coinvolto nel progetto. Oltre alle caratteristiche personali del SME, ci sono anche quelle dell’ ambito in cui si svolge il progetto e-learning, più precisamente l’ambito universitario e l’ambito aziendale sui quali tornerò, e ai quali si deve curare.

Possiamo pensare a un prima ipotesi di lavoro: in questa fase il CM propone allo SME delle griglie di riferimento e una linea guida dove si segnala con precisione quello che il team di progettazione vuole in materia di contenuti. Queste griglie sono state elaborate in collaborazione tra ID e CM, dove l’ID cura le parti che si riferiscono a strategie didattiche, obiettivi, e valutazione e il CM cura gli aspetti legati alla strutturazione del LO.

Griglie e linea guida servono a indirizzare il SME a una selezione ragionata dei contenuti. È importante indicare al SME per esempio quantità di parole, evidenziare una determinata quantità di concetti fondamentali e parole chiavi. Una volta finito il lavoro del SME il CM controllerà la presentazione dei contenuti e si occuperà della articolazione. L’ID farà l’analisi delle strategie didattiche ad applicare.

Una seconda ipotesi di lavoro potrebbe essere: il SME presenta i contenuti, è lui a dare il primo input, sarà cura del ID e del CM sistemarli per usarli nella produzione del LO. Il content manager si occuperà della selezione e articolazione all’interno dei contenuti presentati dal SME, l’ID si occuperà delle strategie didattiche e il CM si occuperà della stesura dello storyboard. In alcuni casi questa modalità di lavoro può rallentare il lavoro del content manger e dell’instructional designer visto che avranno i contenuti in mano senza formati predefiniti.

Una terza ipotesi di lavoro: L’instructional designer presenta la linea guida e le griglie al SME per la produzione dei contenuti. Una volta che il SME restituisce i contenuti il CM fa la selezione e articolazione dei contenuti e l’ID lavora sulle strategie didattiche da applicare

Tesi di Laurea di Maria de los Angeles Castro

"Il subject matter expert nell'e-learning"

Relatore: Prof Mario Rotta

Correlatore: Prof Maria Ranieri


Facoltà di Scienze della Formazione - Facoltà di Ingegneria

Master “Progettista e gestore di formazione in rete”

Anno Accademico 2004-2005