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A modo di linea guida

2. estrazione dei contenuti dal SME da parte del CM

Ambito relazionale:

L’intervista non deve essere vissuta come un problema, a volte l’informalità aiuta ad accorciare le distanze e coinvolgere attivamente il SME (se si tratta di un esterno).

Confermare la possibilità di lavoro dell’esperto dei contenuti con i discenti e accordarsi anche sulla modalità.

Concordare la partecipazione del SME nell’assessment e nella valutazione del percorso formativo

I contenuti:

Tenere conto del profilo del discente; se è adulto in formazione, o se è frequentante di un corso di laurea, se si tratta di persone disoccupate per poter centrare la formazione sul partecipante. Il SME non presenta solo un contenuto, deve conoscere i bisogni formativi (intervenire per ottimizzare la performance),e gli obiettivi.

I contenuti devono essere strutturati per adeguarsi alla modalità di erogazione ed essere coerenti con il modello didattico prescelto.

Come segnala Khan in questa fase di lavoro è importante chiedere al SME che definisca la struttura dei contenuti, sia unità didattiche o moduli; per ciascuna sezione definire gli obiettivi formativi e riassumere i contenuti indicando il percorso di studio, dove si possono individuare i contenuti obbligatori e quelli facoltativi, prevedere delle mappe concettuali e schemi riassuntivi per la ripresa degli argomenti trattati.

Come sostiene Chiara Rizzi[2] è importante specificare la modalità di valutazione dei discenti distinguendo le prove di valutazione delle prove di autovalutazione, e in questa fase bisogna verificare la possibilità di organizzare lavori di gruppo.

Bisogna essere consapevoli che un problema nell’e-learning è l’alto tasso di demotivazione e di abbandono da parte dei discenti, per questo è necessario strutturare i contenuti in modo attraente e agile per rafforzare l’apprendimento.

Un altro elemento importante per un’ottima strutturazione del percorso formativo è suddividere in item i temi del corso, per dare una sequenza logica e controllare non ci siano parti mancanti, e così poter elaborare i moduli nei LO.

Il SME dovrà segnalare le preconoscenze che devono avere i discenti e i modi di dimostrarle, le diverse prove di valutazione possibili; è interessante che segnali, come esperto, quali potrebbero essere i contenuti critici e dove potrebbero riscontrare dei problemi i discenti per applicare le strategie didattiche adatte.

Ricordare che l’apprendimento deve essere circolare e non lineare; ed è anche una esperienza emotiva, e prevede la capacità di creare forti motivazioni nei discenti.

Il tema deve essere coinvolgente, il corsista si deve sentire protagonista, è importante che il SME proponga project work, esercitazioni, casi studi, e attività per provare attivamente le nuove conoscenze.

Il team di progettazione e specialmente il SME deve tenere conto che gli obiettivi di apprendimento sono critici; vengono definiti per il docente e per i corsisti i risultati attesi dalla formazione. Gli obiettivi sono espressione dei comportamenti che i partecipanti devono mettere in pratica durante la formazione, tenendo conto delle conoscenze che deve acquisire il discente, le capacità pratiche e abilità che deve sviluppare.

Considerare sempre la diversità della tipologia di contenuti:

a) concetti

b) fatti

c) procedure

d) processi

e) principi

La presentazione dei contenuti servirà a ricordarli e utilizzarli, quando si analizzano i contenuti, e anche per presentarli è importante usare una mappa concettuale, per una percezione più chiara.

Le linea giuda CANRegs[3] canadesi segnalano che i contenuti vengono elaborati da esperti qualificati e devono essere facilmente accessibili. Interessanti, sia come presentazione che per un futuro utilizzo, strutturati bene e liberi da pregiudizi culturali, razziali, di classe o sesso.

I contenuti non devono presentare errori, e devono essere adatti ai bisogni e alle capacità dei discenti

Per quanto riguarda il materiale d’insegnamento: deve essere elaborato da esperti, facilmente accessibile e pertinente al piano del corso, interessante sia per il contenuto che per la presentazione , ben strutturato e adatto ai bisogni e capacità dei discenti. Il materiale deve essere fornito anche in modalità cartacea, essere proposto in forma chiara, aggiornata, dettagliata, completa ed esatta .

Il CERfad[4] segnala anche che i contenuti devono essere comunicati con un linguaggio tecnico e scientifico corretto, devono essere aggiornati e devono essere collegati con l’ambito disciplinare di riferimento, con presenza di letture, bibliografia di riferimento, sitografia, ecc. I contenuti devono essere contestualizzati operativamente, devono esserci presentazioni di procedure tipo, esemplificazioni, lista di controllo ecc, e i contenuti devono essere strutturati in maniera organica e in una sequenza logica soddisfacente. Ci deve essere anche un rapporto di densità / diluizione dei contenuti in relazione alle caratteristiche dei discenti.

Il SME deve comunicare in forma efficace i contenuti al CM e all’ID in forma visiva, orale e scritta; applicando le teorie conosciute e migliorando le proprie conoscenze.

Una volta estratti i contenuti il CM riscrive l’intervista che verrà esaminata e confermata dall’esperto dei contenuti.

In questo processo è importante che il SME segnali le risorse utilizzabili e segnali il copyright.

Confermati i contenuti inizia la fase di web writing ed editing.

In questa fase si possono presentare al SME dei percorsi formativi mostrargli l’uso di audio, video e immagini, giochi interattivi, così potrà fare dei suggerimenti per il percorso formativo in fase di progettazione.

L’instructional designer può anche presentare all’esperto dei contenuti le diverse tipologie di strategie didattiche che permetteranno un lavoro di team con il SME arricchendo il percorso formativo.

Ambito tecnologico:

La presentazione di risorse tecnologiche già usate in precedenti percorsi formativi e-learning permettono al SME di vedere come si usa la multimedialità e così poter contribuire con nuove idee legate al contenuto presentato.

Spostamento dall’asse tecnologico a quello didattico contenutistico attraverso l’analisi dell’organizzazione.

Tesi di Laurea di Maria de los Angeles Castro

"Il subject matter expert nell'e-learning"

Relatore: Prof Mario Rotta

Correlatore: Prof Maria Ranieri


Facoltà di Scienze della Formazione - Facoltà di Ingegneria

Master “Progettista e gestore di formazione in rete”

Anno Accademico 2004-2005