Skip to content.
Logo tecnoteca

Portale Tecnoteca.it

Logo tecnoteca

Vai al sito aziendale Tecnoteca.com


 
You are here: tecnoteca.it » Upgrade » Aprile 2003

Aprile 2003

copertina



Vol.IV, no. 2, Aprile 2003



e-Government: la Pubblica Amministrazione nel nuovo secolo



Pubblicato per conto del CEPIS da Novática. Versione italiana a cura di Tecnoteca in collaborazione con l' ALSI, con i dovuti permessi degli editori di Upgrade
 


 



Guest Editor: Gumersindo García-Arribas and Francisco López-Crespo

Numero completo:[Abstract HTML in Inglese] - [PDF in Inglese: 64 pagine; 3,5 MB]

Singoli articoli

Copertina PDF in Inglese: 272 KB di Antonio Crespo Foix, © ATI 2001

L' Acrobat Reader è necessario per visualizzare i file PDF



--------------------------------------------------------------------------------

PRESENTATION. Landscape of e-Government at the Dawn of the 21st Century
[vedi traduzione in italiano in calce] [PDF in inglese: 6 pagine, 619 KB]
(includes a list of Useful Referencesfor those interested in knowing more about "e-Government")

Gumersindo García-Arribas and Francisco López-Crespo - Guest Editors

Riassunto italiano: Presentazione: Prospettiva sull' e-Government all'alba del XXI secolo (include una lista di utili referenze per chi voglia saperne di più sull'e-Government) . I guest editor presentano il numero e descrivono le opportunità che l'e-Government offre. Viene anche presentata una lista di utili referenze per chi voglia saperne di più sull'e-Government.


e-Government and the European Union [PDF in inglese: 4 pagine, 605 KB]
Erkki Liikanen

bandiera italiana Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Flavio Iodice, ALSI:


Riassunto italiano: e-Government ed Unione Europea. In questo discorso alla conferenza Internet e la Città “e-Government locale nella Società dell'Informazione ” tenuta a Barcelona il 21 Marzo 2003, Erkki Liikanen, membro della Commissione Europea, responsabile per le Aziende e la Societfà dell'Informazione, sviluppa l'idea che l'e-Government è uno strumento - non uno scopo – che dovrebbe aiutare a fornire un governo migliore in molti aspetti, per i cittadini e per la società nel suo complesso. L'autore esamina anche l'importante ruolo dell'ICT in questo campo.


e-Government: A Future of Inter-administrative Cooperation [PDF in inglese: 3 pagine, 599 KB]
Reyes Zataraín del Valle

Riassunto italiano:e-Government: un futuro di cooperazione inter-amministrativa. In questo articolo l'autrice parla del ruolo fondamentale svolto dall'ICT nella modernizzazione della Amministrazione Generale Spagnola, durante l'evoluzione fra il 1990 ed il 2002. L'autrice evidenzia gli elementi di base ed i fattori che influenzano la promozione dell'e-Government: il ruolo di coordinamento che il Consiglio Superiore dell'Informatica ha svolto e tuttora svolge nello sviluppo dell'ICT, come promotore della gestione pubblica e dei servizi elettronici per cittadini ed imprese, l'apparire di nuovi strumenti di dialogo e cooperazione fra le amministrazioni pubbliche, e la creazione in corso di una appropriata struttura legale e normativa. Come risultato, l'e-Government sta iniziando a diventare una realtà quotidiana per le persone spagnole, che sottolineano l'importanza, ora ed in futuro, della collaborazione fra pubbliche amministrazioni e dell'interscambio di buone pratiche al fine di estrarre tutto il potenziale offerto dalla tecnologia per trasformare, arricchire e semplificare.


e-Government and the “Network Society” [PDF in inglese: 7 pagine, 630 KB]
Narciso Pizarro e Ponce de la Torre

bandiera italiana Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Cristina Tomacelli, ALSI:


Riassunto italiano: e-Government e la “Network Society” L'e-Government è una tecnologia al servizio dei processi di regolamentazione sociale. Questi processi possono essere compresi solo nel contesto di una teoria della sociogenesi di organizzazioni formali basate sulle problematiche della coordinazione di un'azione collettiva. Un breve esame della teoria della sociogenesi di organizzazioni formali stabilisce un contesto concettuale che mette in dubbio l'appropriatezza del termine “Network Society” per riferirsi a cambi strutturali nelle società contemporanee. La nuova ICT svolge un ruolo più limitato di quanto ci piace pensare nelle forme contemporanee di regolamentazione sociale.


Scotland: On the Road to e-Democracy? [PDF in inglese: 5 pagine, 616 KB]
Eberhard Bort

Riassunto italiano: Scozia: Sulla strada della e-Democrazia? “Utilizzare la nuova tecnologia per migliorare il processo delle relazioni democratiche fra governanti e governati, rappresentanti e rappresentati” – è abbastanza comprensiva questa definizione del Professor Stephen Coleman? Riguarda tutto il ‘ri-connettere’ i cittadini e superare l'apatia dell'elettore? O ci sono più vaste implicazioni per il sistema democratico, riguardanti la rappresentanza, la consultazione e la partecipazione? Il Parlamento Scozzese, creato nel 1999 dopo una lunga battaglia civica, ha adottato quattro principi fondamentali: condivisione del potere, responsabilità, accessibilità, e pari opportunità. L'accessibilità riguarda lo sviluppo di “procedure che rendono possibile un approccio partecipativo allo sviluppo, considerazione e scrutinio delle politiche e delle legislazioni”. Il Parlamento Scozzese è considerato fra i leader mondiali nell'utilizzo dell'ICT. Questo articolo discute quanto l'ICT può supportare non solo “la considerazione e lo scrutinio” ma anche l'attivo “sviluppo” delle politiche e delle legislazioni.


IT Research, Innovation, and e-Government [PDF in inglese: 2 pagine, 593 KB]

bandiera italiana Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Fabio Missana, ALSI:

William L. Scherlis e Jon Eisenberg

Riassunto italiano: Ricerca ed innovazione IT ed e-Government Questo articolo descrive e commenta i risultati di uno studio del National Research Council’s Computer Science and Telecommunications Board degli USA che identifica aree dove il governo è il principale generatore di domanda per l'IT, esplora il ruolo dei ricercatori IT nell'innovazione dell'e-Government, e discute gli approcci che possono accelerare l'innovazione e la transizione di tecnologie innovative dai laboratori ai sistemi di utilizzo quotidiano.


A Best Practice for Every Service in Europe [PDF in inglese: 5 pagine, 1.1 MB]
Cap Gemini Ernst & Young

Riassunto italiano: Una guida pratica a tutti i servizi europei. In questo articolo vengono descritti alcuni dei migliri servizi online forniti dalle Pubbliche Amministrazioni Europee, a partire dal report “Online Availability of Public Services...” (Gennaio 2003), preparato dalla Cap Gemini Ernst & Young per la Commissione Europea, DG Società dell'Informazione.


Technology for e-Government: A Study Case [PDF in inglese: 6 pagine, 624 KB]
Juan Pérez-Villaplana

Riassunto italiano: Tecnologia per l' e-Government: Un esempio applicativo. In questo articolo analizziamo il ruolo dell'ICT nell'evoluzione e nel miglioramento dei servizi forniti dalla Amministrazione Pubblica. Come esempio portiamo l' Amministrazione Pubblica Spagnola che per molti anni era sinonimo di inefficienza e scarsa produttività.


Free Software in Extremadura: LinEx  [PDF in inglese: 5 pagine, 832 KB]
Carlos Castro-Castro

Riassunto italiano: Il Free Software in Extremadura: LinEx . In questo articolo descriviamo i progetti del governo della regione Spagnola della Extremadura per portare la regione nella Società dell'Informazione, come parte di vasto progetto strategico. Basati sui principi di connettività ed alfabetizzazione informatica, questi progetti mirano a migliorare la qualità della vita degli abitanti dell'Extremadura dal punto di vista dell'uguaglianza e della libertà. A questo fine è stata costruita una potente infrastruttura di comunicazione e si sono realizzati programmi a fini sia educativi che socioeconomici. Un esempio è l'innovativo Progetto LinEx per l'utilizzo del free software.


e-Government in a Small City: CAVI (Catarroja Virtual Town Hall) [PDF in inglese: 2 pagine, 1 MB]
Fermín Cerezo-Peco

bandiera italiana Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Giuseppe Prencipe, traduttore freelance per Tecnoteca:


Riassunto italiano: e-Government in una piccola città: CAVI (Municipio Virtuale di Catarroja). Questo articolo presenta CAVI, un esempio pionieristico di e-Government in una piccola città europea. E' stato creato nel 1997 con lo scopo strategico di avvicinare il locale Servizio Civico ed il governo ai cittadini, ed allo stesso tempo fornire servizi pubblici di alta qualità.


The Take-off of Online Public Services in Europe [PDF in inglese: 2 pagine, 597 KB]
Juan-Vicente Hernández-Alonso

bandiera italiana Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Giuseppe Prencipe, traduttore freelance per Tecnoteca:

Riassunto italiano: Il decollo dei servizi pubblici online in Europa. L'e-Government si è evoluto da un vago concetto interessante ad una realtà. L'e-Government sta trovando le sue basi e lo sviluppo dei servizi pubblici online ha iniziato il suo definitivo ed inevitabile decollo. L'Europa è sulla strada della trasformazione in e-Europa, come viene mostrato dallo studio di questi servizi intrapreso in questo articolo.



The (r)e-Balancing of Government [PDF in inglese: 4 pagine, 612 KB]
Jeremy Millard

bandiera italiana Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Raffaele Impagnatiello, ALSI:


Riassunto italiano: Il ri – e-Bilanciamento del Governo. Nel corso degli ultimi anni i concetti di governo e del governare hanno subito drammatiche trasformazioni, e l'uso dell'ICT da parte del governo sta incrementando queste trasformazioni, ed altre sono attese in futuro. Questo si deve non solo alle crescenti pressioni ed aspettative che il modo in cui siamo governati debba riflettere i più moderni metodi di efficienza e produttività (che il governo debba “fare di più per meno” anno dopo anno), ma anche che il governo debba essere più aperto alla responsabilità democratica. Molti pensano che l'e-Government consenta di raggiungere efficienza e democrazia in modo più semplice ed economico di prima, e che l'applicazione dell'ICT consenta ai governi di ridurre i compromessi necessari a conciliare questi due ammirabili obbiettivi. L'articolo riguarda le visioni e le politiche che circondano l'e-Government, il suo stato corrente, i suoi volani e le sue barriere, i suoi possibili sviluppi futuri. Ci si focalizza sulla re-ingegnerizzazione dei processi di governo e su come le pubbliche amministrazioni abbiano bisogno di cambiare per rispondere all'e-Government. Viene anche raccomandata una possibile strada per le politiche, incluso il ri-bilanciamento del governo utilizzando le “e” – i.e. il ri – e-Bilanciamento del Governo.


The Construction of a Pan-European e-Government: The IDA Programme [PDF in inglese: 11 pagine, 1.1 MB]
Miguel Ángel Amutio-Gómez

Riassunto italiano: La costruzione di un e-Government pan-europeo : il Programma IDA. Si assume che la fornitura di servizi, inclusi gli e-servizi, da parte della Pubblica Amministrazione ai cittadini, alle ditte e ad altre Amministrazioni in tutta l'Unione Europea sia essenziale per l'implementazione delle politiche comunitarie. Questo articolo descrive il contesto legale per fornire e-servizi e fornisce una dettagliata panoramica del Programma IDA (Interscambio di Dati fra Amministrazioni), uno strumento essenziale a questo scopo.


--------------------------------------------------------------------------------

I GUEST EDITOR

Gumersindo García-Arribas, è laureato in Fisica (Calcolo Automatico) all'Universidad Complutense de Madrid, Spagna, ha un master in Sistemi informativi e Management di Tecnologie. Come Consulente tecnico per i Sistemi Informativi del Ministero Spagnolo delle Pubbliche Amministrazioni il suo lavoro si concentra sul campo della cooperazione IT fra le Pubbliche Amministrazioni sviluppato dal Consiglio Superiore dell'Informatica e sulla promozione dell'e- government. Prima di questo posto, aveva lavorato all'Istituto di Collocamento Nazionale ed al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in vari ruoli legati alla formazione IT, reti di comunicazione, e allo sviluppo di sistemi informativi. E' Segretario Esecutivo della Conferenza delle Autorità informatiche Iberoamericane (CAIBI) ed è stato il primo direttore di PC Magazine in Spagnolo. Collabora occasionalmente a diverse pubblicazioni tecniche. <gumersindo.garcia@map.es>


Francisco Lopez-Crespo, si è laureato in Fisica all'Universidad Complutense de Madrid, Spagna, ed ha un M.A. in Pubblica Amministrazione dell' Istituto Universitario Ortega y Gasset. E' capo del reparto Sistemi Telematici del Ministero Spagnolo delle Pubbliche Amministrazioni, ed è responsabile per le politiche del Consiglio Superiore dell'Informatica riguardanti la sicurezza nell'uso dell'ICT, e la promozione dell'e-government. In precedenza ha lavorato al Ministero dell'Economia. E' Segretario della GTA e della SSITAD (Comitato tecnico per la sicurezza nei Sistemi Informativi e la Protezione dei Dati) ed è rappresentante spagnolo in gruppi di lavoro della Unione Europea e dell'OECD. Fondatore del Council of European Professional Informatics Societies, CEPIS, e membro del Consiglio Direttivo dell'ATI. <francisco.lopez@map.es>



--------------------------------------------------------------------------------


GLI EDITOR DELL'EDIZIONE EUROPEA

François Louis Nicolet, Zurigo (Svizzera) <nicolet@acm.org>; Rafael Fernandez Calvo, Madrid (Spagna) <rfcalvo@ati.es>   (anche editor del sito web europeo di Upgrade)



--------------------------------------------------------------------------------


CURATORE DELL'EDIZIONE ITALIANA

Roberto Carniel è ricercatore presso l'Università degli Studi di Udine. Laureato in Scienze dell'Informazione presso l'Università di Udine, e Dottore di Ricerca in Matematica Computazionale presso l'Università di Padova, è membro fondatore dell'ALSI, l'Associazione nazionale Laureati in Scienze dell'informazione ed Informatica, di cui è il rappresentante nel CEPIS. Collabora con il portale Tecnoteca dalla sua creazione. Nella sua ricerca predilige l'utilizzo di strumenti Free Software.



--------------------------------------------------------------------------------

Presentazione.
Prospettiva sull' e-Government all'alba del XXI secolo [PDF in inglese: 6 pagine, 619 KB]


(Include una lista di Referenze Utili per approfondire l'argomento e-Government)
Gumersindo García-Arribas and Francisco López-Crespo - Guest Editors


1. Introduzione

Preparare un quadro sufficientemente comprensivo dell'odierno Governo Elettronico (e-Government) è un compito non facile, visto che parlare di amministrazione, elettronica o no, significa parlare delle miriadi di faccende che ci legano alla pubblica ammnistrazione in ogni momento della nostra vita. Il nostro approccio è stato quello di descrivere l'uso della Tecnologia dell'Informazione e Comunicazione (ICT) nella “metodica organizzazione della gestione di servizi e nello stabilire atti e regole entro una particolare sfera politica, lavorando indipendentemente dalle autorità legislativa e giudiziaria”, che è come la Pubblica Amministrazione viene definita nel Dizionario della Accademia Reale Spagnola.

Per e-Government intendiamo la Pubblica Amministrazione (PA) fortemente supportata dall'ICT. In linea con questo approccio, questa monografia vuole descrivere gli aspetti comuni dei servizi pubblici elettronici e l'aspetto che riteniamo di fondamentale importanza: la grande opportunità che l'evoluzione di queste tecnologie può offrire alla PA oggi per cambiare radicalmente il modo di offrire servizi a cittadini ed imprese. Limitazioni di spazio ci obbligano ad omettere importanti aspetti come l'ambiente legislativo, o i cambi necessari nelle procedure amministrative nel passaggio dalla carta al mezzo elettronico.

Non siamo neppure potuti entrare in dettagli su studi di prospettiva riguardo l' e-Government o altri argomenti collegati, come il recente concetto di e-governance. Ne' abbiamo esaminato i cambi che l'ICT può portare in occasione di elezioni o l'effetto che la crescente influenza dell'opinione dei cittadini può esercitare sulle decisioni prese da un governo, sebbene l'articolo Scotland: On the Road to e-Democracy? di Eberhardt Bort affronti uno di questi importanti problemi.

Una volta scelti i paragrafi del nostro articolo di presentazione, abbiamo notato che non sono poi molto diversi da quelli usati nelle ultime monografie dedicate all'argomento, inclusa l' ormai “vecchio” numero 85 di Novática (Marzo-Aprile 1990) [1]. Forse la tecnologia nella PA è rimasta ferma? Non lo pensiamo. Pare invece che ogni somiglianza risieda nella presenza di processi permanenti di miglioramento della PA, mentre, come i lettori vedranno, i contenuti dei paragrafi seguenti, saranno molto diversi da quelli di 13 anni fa.

Alcuni dei contributi – che si aprono con articoli introduttivi di Erkki Liikanen, Commissioner of Enterprise and Information Society alla Commissine Europea, e Reyes Zataraín-del-Valle, Direttore Generale della Organizzazione Amministrativa del Ministero spagnolo per la PA, sono centrati sulla connessione fra e-Government e il contesto più vasto della Società dell'Informazione, dato che questi sono intimamente legati. Questi articoli danno al lettore una panoramica sui diversi aspetti in comune, la loro importanza nella società e la grande responsabilità che la PA ha nel configurarli e svilupparli.

Segue l'articolo del Prof. Narciso Pizarro y Ponce de la Torree-Government and the ‘Network Society’” che analizza questa relazione riflettendo sulla genesi delle organizzazioni formali; ed il contributo “Free Software in Extremadura: LinEx” di Carlos Castro-Castro, che usa l'argomento del titolo come “scusa” per presentare una continua panomramica sui piani d'azione istituzionale per lo sviluppo della Società dell'Informazione promossi dal Governo Regionale dell'Extremadura in Spagna.
 

2. Una vista dall'esterno

L'ICT nella PA ha combattuto per anni una battaglia per l' ‘efficienza’; in altri termini, il progressivo miglioramento dei processi di gestione interna, dagli archivi cartacei ai database, dalle procedure manuali ai grandi sistemi informativi. Abbiamo avuto anni in cui si è concretato e consolidato un potente back-office, principalmente costruito per soddisfare gli specifici bisogni dei vari uffici governativi. Fin dai primi anni 90 questo processo di informatizzazione si è esteso alla grande maggioranza degli impieghi pubblici e già allora potevamo dire che le PA funzionavano con i computer su larga scala.

Dopo quel lungo periodo in cui l'ICT era confinata ad un ruolo di supporto per la burocrazia interna, il suo uso si cominciò a muovere verso l'esterno, verso l'interazione con cittadini e aziende. Una pietra miliare legale ha iniziato questo processo in Spagna. Molto prima di altri paesi europei, nel 1992 il legislatore decise di dare pieno valore legale alle transazioni fra cittadini e PA “attraverso mezzi elettronici, informatici o telematici” (Art. 45 dell'Atto 30/92 del Codice di Regolamentazione delle PA spagnole). Questa relazione fu regolata 4 anni dopo dal Regio Decreto 263/1996, logico sviluppo del suddetto Art. 45 dell'Atto 30/92, e rafforzata dalla legge di protezione dei dati personali e dalla regolamentazione della firma elettronica, tanto per citare i maggiori provvedimenti legislativi.

L'approvazione di questa legislazione coincise con il boom dell'accesso a Internet, così da poter parlare fin dal 1996 di e-Government in Spagna. Agenzie ministeriali, dipartimenti governativi a livello locale, regionale e nazionale videro immediatamente le possibilità offerte dal nuovo canale di comunicazione, e si affrettarono ad aprire siti web (già circa 2000 alla fine del 1999) [2] offrendo una vasta gamma di possibilità che, pur muovendosi verso una natura più transazionale, erano ancora per la maggior parte informativi. (Naturalmente, ci sono notevoli eccezioni, come la Agenzia Spagnola delle Tasse, AEAT, che già nel 1997 offriva servizi ai cittadini con garanzia di autenticità e confidenzialità). In questo settore presentiamo due articoli riguardanti casi pratici: uno a livello Europeo in “A Best Practice for Every Service” - that includes the AEAT experience - da un rapporto della ditta di consulenza Cap Gemini Ernst & Young, ed un altro al livello di Amministrazione Locale - “e-Government in a Small City: CAVI (Catarroja Virtual Town Hall)” di Fermín Cerezo-Peco.
 

3. e- Government, Governo efficiente

Per molte PA Internet ha subito significato un salto in avanti in disponibilità – i siti web sono aperti 24x7 – ed in accessibilità – danno a cittadini e aziende accesso all'informazione ma anche un certo grado di interazione da casa o dall'ufficio. Per molto tempo questi due aspetti erano ragione sufficiente per creare un sito web. Il passo successivo è stato quello di consentire la compilazione di moduli, prima scaricati via rete e compilati a mano, poi direttamente compilati in linea. E' ovvio che per un certo tempo la tentazione è stata quella di trasferire semplicemente le procedure dalla carta alla rete, senza ripensare alle procedure stesse.

 Ma come sempre accaduto in passato – essendo nella natura della tecnologia – questi approcci semplicistici durano poco. E' inusuale che l'informatizzazione delle procedure non conduca ad un quasi inevitabile processo di semplificazione. E se “ripensare le cose prime di automatizzarle” era l'idea migliore che poteva uscire dall'applicazione dell'ICT ai processi interni ed esterni della PA, ora era divenuto assolutamente cruciale, se l'Internet e la potente tecnologia sviluppata attorno ad essa dovevano essere sfruttate al meglio.

Così, sopra l'ampiamente dimostrata ‘effettività’ nel business della PA, l'ICT sta ora da alcuni anni lottando per ottenere anche l' ‘efficienza’ nella semplificazione e nell'integrazione dei servizi forniti a cittadini ed imprese.

Al giorno d'oggi le PA guardano molto seriamente nella giusta direzione per fornire i loro servizi online ai loro clienti. Ed un comune denominatore che sta emergendo in molti paesi, è che l'Internet e lo stato attuale dell'ICT consentono alla PA di adottare un approccio orientato al cittadino, fornendo servizi pubblici organizzati attorno ai loro centri di interesse: avere un figlio, traslocare, iniziare un'attività produttiva etc., e non attorno alla struttura delle PA stesse, come avviene oggi.

Senza dubbio il maggior requisito per questo approccio è una fluida comunicazione fra istituzioni e sistemi. Questa tende ad essere ostacolata da barriere organizzative, a volte basate su ragioni politiche e legali, ma spesso su meri motivi culturali tipo “qui le cose si fanno così” che sono tradizionalmente associati a PA a compartimenti stagni. A volte ciò avviene anche a causa di barriere tecniche e di problemi di interoperabilità fra tecnologie e sistemi ereditati dal passato, semplicemente non creati per parlarsi.

Per avere un'idea dell'inevitabile bisogno di intercomunicazione e collaborazione fra le diverse PA, basta guardare il grafico sotto riportato (vedi Figura 1) che mostra i servizi pubblici di base che la Commissione Europea ha definito come servizi di riferimento per favorire lo sviluppo dell'e-Government negli Stati membri. In Spagna, di questi 20 servizi, 12 per il cittadino e 8 per le imprese, 14 hanno qualche componente che richiede un ente governativo autonomo, e 9 di questi coinvolgono un'amministrazione locale.

servizi di riferimento 
Figura 1: Servizi pubblici di base che la Commissione Europea ha definito come servizi di riferimento per favorire lo sviluppo dell'e-Government negli Stati membri.

Mentre è pensabile che nel medio termine alcune di queste barriere organizzative scompaiano sotto il peso dell'influenza che porterà l'esistenza di reti globali, nel breve termine le difficoltà si dovranno superare principalmente con la collaborazione fra agenzie e dipartimenti pubblici. Gli strumenti di coordinazione sono sempre stati importanti per l'ICT pubblica, ma ora divengono di fatto indispensabili. E non parliamo solo di cooperazione interdipartimentale, ma anche di cooperazione con il settore privato, perchè la collaborazione con banche, camere di commercio etc. fornisce valore aggiunto ai servizi della PA. L'accesso ai servizi pubblici elettronici dovrebbe essere possibile anche da altre applicazioni e da altri servizi forniti da enti privati. E' essenziale quindi una collaborazione pubblico-privato, in particlare con i fornitori di tecnologia. [Vedi “IT Research, Innovation and e-Government”, di William L. Scherlis e Jon Eisenberg].

In termini di interoperabilità, per le difficoltà di natura tecnica siamo nel momento migliore possibile. La battaglia per l'interoperabilità ha una lunga storia, che in passato si basava su una sorta di ‘intrusione’ della standardizzazione, forzando l'adottare di determinate piattaforme o sistemi operativi. Ma ora l'ICT si è fortunatamente evoluta verso un vasto consenso sugli standard in termini di processamento dei dati e di comunicazione, molti nati grazie all'evoluzione di Internet, creando quindi un ambiente più confortevole per grandi organizzazioni come le PA. Oggi tecnologie come i web services e XML (eXtensible Markup Language), fortemente sostenuti dai maggiori attori del settore, offrono inedite possibilità di applicazione dell'intercomunicazione, scambio di dati e utilizzo di servizi comuni su sistemi eterogenei. Le PA devono adottare questi ed altri standard, usandoli per definire ed implementare ambienti di interoperabilità adattati alle loro esigenze. [Juan Pérez-Vilaplana sviluppa queste idee sulla interoperabilità ed altri aspetti cruciali dello sviluppo di un e-Government avanzato nel suo articolo “Technology for e-Government: A Study Case]
 

4. Grandi aspettative


Deve essere chiaro a tutti che stiamo vivendo un momento importante nello sviluppo dell'uso dell'ICT nella gestione pubblica. Con i vari nomi di “Electronic Government”, “Online Government”, “e-Administration”, “e-Government”, etc., questa nuova generazione di tecnologie ha superato la sua funzione puramente strumentale per inserirsi al centro dell'agenda politica locale con due più ambiziosi scopi: realizzare un radicale rinnovamento del servizio pubblico, e diventare un esempio per l'intera comunità globale (anche economica) dell'Informazione. I paesi della UE, da soli o collettivamente, sono un ottimo esempio di questo approccio, e si sono posti una scadenza entro la quale il 100% dei loro servizi dovrà essere disponibile online. [In “The take off of Online Public Services in EuropeJuan-Vicente Hernández-Alonso ci mostra i più recenti esempi dell' e-Government europeo, sulla base di un report globale che la Cap Gemini Ernst & Young conduce periodicamente per la Commissione Europea; Miguel-Ángel Amutio-Gómez schematizza l'importanza delle reti e dei servizi di supporto alle politiche Europee nel suo articolo “The Construction of the Pan-European e-Government: The IDA Programme”, focalizzandosi sul progetto IDA (Interchange of Data between Administrations); “The (r)e-balancing of Government” di Jeremy Millard si concentra sui processi di ri-ingegnerizzazione dei processi di governo e su come le PA devono cambiare per rispondere all'e-Government].

Nei convegni internazionali al giorno d'oggi sentiamo spesso i responsabili dei servizi pubblici nei paesi dove meglio si è sfruttato la tecnologia parlare così dei risultati: “…avevamo un problema nel gestire quei permessi di trasporto che necessitavano di diversi servizi centrali e locali. Con il nuovo progetto delle procedure e l'interconnessione via Internet, abbiamo tagliato i tempi da tre mesi a una settimana in media...”; o “…il problema con quei moduli era che arrivavano sempre tutti assieme. Ora ridirigiamo semplicemente i compiti ad una serie di unità nelle città con meno lavoro. Ma non spostiamo carta, solo dati lungo la nostra Intranet...”.

Ma è nel campo della ‘ricostruzione’ di molte procedure e servizi che il nuovo panorama tecnologico mosterà i risultati più spettacolari nei prossimi anni – infatti, i risultati si possono già vedere. La novità è l'esistenza di una sofisticata rete dati che raggiunge case ed uffici rendendo possibile l'interazione con l'amministrazione. Sullo schermo dei loro PC (o dei loro TV digitali, o dei loro telefoni di terza generazione) i cittadini possono contattare tutti gli uffici pubblici necessari alla soluzione del loro problema simultaneamente. Quindi, che senso ha mantenere sportelli differenziati e non comunicanti fra di loro aperti al pubblico? I cittadini hanno l'opportunità di vedere la PA come un singolo fornitore di servizi, e possono ragionevolmente aspettarsi l'interscambio di informazioni fra dipartimenti senza il loro esplicito coinvolgimento se non quello di dare il consenso al trattamento dei relativi dati.

Per esempio, il recente Decreto Reale Spagnolo 209/2003 [3], che oltre a regolamentare le notifiche e registrazioni telematiche ha anche previsto la sostituzione dei certificati cartacei con la trasmissione di dati fra diversi corpi della PA, è un passo importante verso una vera semplificazione dei rapporti fra cittadino e PA. Mette infatti in pratica un principio basilare di una moderna PA: non chiedere al cittadino dati o documenti che la stessa PA può fornire. Sebbene questo Decreto sia in principio limitato all'Amministrazione Centrale, l'estensione dei suoi principi a tutte le PA è di vitale importanza per consolidare questo grande passo avanti.

Inoltre, c'è un'altra serie di aspetti e linee di sviluppo che sono essenziali alla marcia dell'e-Government verso la maturità e che in un modo o nell'altro sono menzionati e commentati dai vari contributi di questa monografia. Ne diamo qui sotto un breve sommario:
  • Un ritorno alla rapida crescita di Internet e un generale incremento della cultura tecnologica sono indispensabili per far diventare l'e-Government un mattone importante della costruzione sociale dei paesi europei.
  • Riguardo la decentralizzazione delle competenze delle PA e la crescita delle relazioni con altre Amministrazioni europee, dobbiamo continuare a costruire una solida rete non solo di interazioni fra servizi, ma anche di servizi comuni.
  • Il riuso di certi aspetti dei sistemi informativi, come per l'interoperabilità, può essere ottenuto oggi più facilmente che in passato.
  • La sicurezza nell'ICT basata sulla certificazione e sul mutuo riconoscimento dei certificati è essenziale per costruire la fiducia nella tecnologia e promuoverne la disseminazione.
  • L'uso di una infrastruttura a chiave pubblica e tecnologie associate come la crittografia, ha dimostrato di essere adatta a servizi pubblici di primaria importanza. La creazione di una Carta d'Identità elettronica, il miglioramento della interoperabilità fra diverse autorità di certificazione, ed il mutuo riconoscimento dei certificati digitali sono tutti buoni esempi di aree che richiedono priorità e promozione.
  • I servizi pubblici dovrebbero incorporare p.e. Tecniche CRM (Customer / Citizen Relationship Management) nelle relazioni con il cittadino, assicurando coerenza nelle risposte ottenute attraverso differenti canali e in tempi diversi, ed un trattamento più personale. Le amministrazioni devono trovare un compromesso fra queste necessità ed il rispetto della privacy.
  • La tecnologia usata dall'e-Government condivide molti aspetti con quella richiesta dall' e-Commerce in generale, ma bisogna comunque promuovere ricerche specifiche nel campo dei servizi pubblici. Questa è un'area dove si necessita la collaborazione pubblico-privato, in particolare con i fornitori di tecnologia.
  • E' quasi un cliché dire che il successo dell'innovazione dipende dall'abilità delle risorse umane e/o dell'organizzazione ad assimilarlo. La formazione dei dipendenti pubblici è assolutamente vitale, ora che sono diventati per così dire dei ‘processatori di conoscenza’.

La sfida che l' ICT affronta ora nella PA è come tener fede a queste grandi aspettative. Il livello attuale di sviluppo è stato ottenuto con metodologie ad hoc, senza spesso vere e proprie strategie unitarie. Tuttavia, i risultati non sono trascurabili. Ma abbiamo raggiunto il punto in cui il deciso intervento degli organismi di coordinamento diventa indispensabile se vogliamo sviluppare una nuova generazione di servizi elettronici integrati ed utili per il cittadino. Ma in un processo che ha mostrato segni di grande vitalità dobbiamo evitare l'incoerenza, la dispersione o il grande costo della reinvenzione della ruota in 100 modi diversi, se vogliamo davvero modernizzare la nostra PA.

 
Speriamo che una monografia di Upgrade e Novática in un prossimo, non distante futuro possa iniziare dicendo che l'e-Government è ora semplicemente “government”, e che la famosa espressione “ritorni domani” ed il troppo familiare pellegrinaggio fra gli sportelli sia diventata ormai solo storia dei tempi andati.


Tradotto da Roberto Carniel
 


Note


1. Novática no. 185, Marzo-Apriel 1990,  (in Spagnolo). Ci sono state altre monografie nel 1992, 1993 e 1995.

2. Al 1. Marzo 2003 il numero di siti web della PA in Spagna è 2,596: 187 appartengono alla Amministrazione Centrale, 219 alle Amministrazioni Regionali e 2,190 alle Amministrazioni Locali.

3. Decreto Reale 209/2003, del 21 Febbraio 2003, per regolamentare le registrazioni e le notifiche telematiche, e l'uso dei mezzi telematici per rimpiazzare i certificati cartacei per i cittadini.

 

Utili riferimenti sull'e-Government

Senza pretendere di essere esaustivi, sotto potete trovare un numero di risorse relative all'e-Government come complemento agli articoli di questa monografia.

Europa

• eEurope Action Plan 2005.

• Interchange of Data between Administrations (IDA). <http://europa.eu.int/ISPO/ida>.

• e-Forum, Forum for European e-Public Services. <http://www.eu-forum.org/>.
• eContent Programme, Improving access to and expanding use of Public Sector Information. <http://www.cordis.lu/econtent/psi/pubsec.htm>.

• European Institute of Public Administration (EIPA).

Riviste e Servizi di Notizie

• KableNet. Egovernment news (UK). <http://www.kablenet.com/>.
• Federal Computer Week (USA). <http://www.fcw.com/>.
• IDA report & IDA e-government news (EU). <http://europa.eu.int/ISPO/ida/>.

Organizzazioni, Congressi

• International Council for IT in Government Administration (ICA).

• Conference of Iberoamerican Authorities on Informatics (CAIBI). E-government in Ibero-America.

• Iberoamerican conference on Smart Cities:

• OCDE, Public Governance and Management, E-government, Knowledge Management and the Use of IT. <http//www.oecd.org/>.


Documenti/Libri

• “Online Availability of Public Services: How Does Europe Progress? Web Based Survey On Electronic Public Services” by Cap Gemini Ernst & Young.

• Study commission for the Development of the Information Society and in particular its recent final report of recommendations to the Government (April 1 2003) “Grasping the opportunity of the Information Society in Spain”.

• Report on IT Resources of Public Administrations. <http://www.map.es/csi/pg5i30.htm>.

• MCyT/SEDISI, Information Society Metrics 2001. Madrid: Ministry of Science and Technology, 2002.
• HOLMES, D. EGov, e-business strategies for Government. London: N.B. Publishing, 2001.

Programmi di e-Government nazionali
• Australia: NOIE, National Offce for the Information Economy. <http://www.govonline.gov.au/>.

• Canada: Government of Canada, Government on-line.

• France: Ministère de la fonction publique, de la réforme de l'Etat et de l'aménagement du territoire. Administration Électronique. 

• Italy: Autorità per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA). <http://www.aipa.it/>.
• Singapore: Singapore Government Online Portal. <http://www.gov.sg/>.
• Spain: Superior Council of Informatics and for the Promotion of e- Government (Consejo Superior de Informática y para el impulso de
la Administración Electrónica). <http://www.map.es/csi/>.
• United Kingdom: Office of the eEnvoy. <http://www.e-envoy.gov.uk/>.
• USA. The Official Web Site of the President's E-Government Initiatives. <http://www.whitehouse.gov/omb/egov/>
• U.S. General Services Administration. EGov Strategies, <http://www.estrategy.gov/>.

Legislazione
• Superior Council of Informatics and for the Promotion of e-Government (Consejo Superior de Informática y para el impulso de la
Administración Electrónica), Standards regulating the use of electronic, informatic and technologies by the General State Administration.
<http://www.map.es/csi/pg3413.htm>.
• DAVARA & DAVARA, Anuario de Derecho de las Tecnologías de la Información y las Comunicaciones (TIC) --Yearbook on the Law of Information and Communications Technologies (ICT) 2002, Madrid: published by Fundación Airtel, 2002



--------------------------------------------------------------------------------

Copyright

  1. Copyright © CEPIS 2003. Versione Italiana: © ALSI e Tecnoteca 2003. Tutti i diritti riservati.
  2. Il riassunto e la citazione degli articoli inclusi in UPGRADE sono permessi con i dovuti crediti alla fonte. Per copie, ristampe, o ripubblicazioni, scrivete agli editor della rivista o a Tecnoteca per la versione italiana.
  3. L'utilizzo non autorizzato di pagine, o loro parti, da parte di persone non autorizzate esplicitamente da UPGRADE è espressamente proibito e potrà essere perseguito per legge. 

-------------------------------------------------------------------------------

 
Ritorna all'elenco delle pubblicazioni